Giovani e lavoro: in futuro mai più sottopagati

Ai giovani piacciono le aziende che puntano su green e sostenibilità

Green, sostenibilità, welfare aziendale e soprattutto lavoro agile. I giovani italiani sanno cosa cercano quando si rapportano alle aziende per trovare un’occupazione. A queste priorità si associa la ricerca di un lavoro che non sia sottopagato. Intenzioni a parte però purtroppo dai dati pubblicati da Eurostat vien fuori che i giovani italiani tra i 18 e i 24 anni percepiscono alcuni tra gli stipendi più bassi d’Europa. L’Italia è l’unico Stato che tra il 1990 e il 2020 ha avuto una decrescita nei salari annuali medi, pari al -2,9%. E purtroppo come confermano le statistiche i millennials e la generazione z guadagnano meno dei genitori.

L’Italia il paese dei Neet

Se una parte dei giovani italiani è alla ricerca di un lavoro adatto alle proprie esigenze, vi è una fetta più ampia che un lavoro non lo ha e non lo cerca nemmeno. L’Italia è , infatti, in Europa il paese con la più alta percentuale di “neet”, ossia di giovani tra i 20 e i 34 anni che non lavorano, non studiano e non sono coinvolti in altri tipi di percorsi formativi. Il 29,4%.

Il digitale è la leva per aziende e giovani

Le competenze digitali rappresentano sempre di più insieme alla formazione elementi cardine per chi è alla ricerca di occupazione. Spesso, i dati Anpal lo dimostrano, senza formazione e senza competenze diventa complicato anche cercare un’occupazione stabile e duratura. Senza dimenticare che lo scorso novembre all’Italia sono stati dati 1,5 miliardi di Risorse Ue dall’Unione europea nell’ambito del programma REACT-EU per sostenere l’occupazione di giovani e di donne, migliorare le competenze dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro. E allora grazie ai programmi di finanziamento in atto a partire da Garanzia Giovani le aziende , anche quelle che i giovani trovano più affini al loro modo di essere, possono davvero fare molto per garantire nuova occupazione.

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