Luglio si conferma la difficoltà delle imprese ad assumere

. ”A incontrare – si legge nel bollettino Anpal-  le maggiori criticità sono le imprese della metallurgia e dei prodotti in metallo (61,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento) seguite da costruzioni (60,9%), meccatronica (59%), legno-mobile (58,3%), moda (54,1%) e turismo (53,7%).

Le piccole imprese quelle pronte ad assumere di più

 Sono le piccole imprese con meno di 50 dipendenti a programmare il 67,2% delle assunzioni previste per il mese di luglio 2023. Per tutte invece permane la  stessa difficoltà ad assumere. Restano gli ingegneri e gli operai specializzati le figure più difficili da assumere.  Tra le professioni le difficoltà riguiardano :

  • ingegneri (61%)
  • analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (54,3%)
  • professioni specializzate nei servizi sanitari e sociali (57,8%)

Tra gli operai specializzati invece:

  • operatori della cura estetica (56,3%)
  • Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,5%)
  • operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (69,9%)
  • conduttori di impianti operai addetti alle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (66,6%)
  • conduttori di veicoli a motore (62,2%)

Al Nord maggiori difficoltà ad assumere

A livello territoriale ci informa il Bollettino Excelsior sono le imprese del Nord Est ad incontrare le maggiori difficoltà di reperimento (53,7%), seguite da quelle del Nord Ovest (48,9%), Centro (45,9%) e Sud e Isole (43,8%).

Gli indirizzi di studio che nel mese di luglio garantiscono uno sbocco lavorativo sono quello economico, quello di turismo, dell’enogastronomia , quello di ristorazione.  A luglio le assunzioni previste sono infatti rispettivamente 16.260, 41.940, 44.780. Previsti anche 4.370 assunti (1%) provenienti dagli ITS, mentre 215.520 (37%) sono le assunzioni programmate di lavoratori che non hanno alcun titolo di studio.

Più formazione maggiori competenze

La formazione e di conseguenza l’acquisizione di maggiori competenze sono lo strumento concreto per incentivare nuovi ingressi nel mondo del lavoro e per rivitalizzare tutte quelle figure professionali ancora attive, ma rese obsolete dall’introduzione delle nuove tecnologie

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