I giovani  snobbano la laurea, ma servono competenze 

L’ingresso nel mondo del lavoro chiede sempre più competenze e ad aumentare di più sono le attività che richiedono una formazione elevata. La metà delle aziende ha difficoltà a trovare giovani da inserire nel mondo del lavoro.Un problema che ha caratterizzato tutto il 2022 e i primi nove mesi del 2023. Nel paese che conta oltre un milione e 500mila Neet le piccole imprese continuano ad incontrare difficoltà a reperire le figure professionali adatte. Questo perchè mancano competenze specifiche. In Italia come nel resto d’Europa sembra diffondersi l’idea che le competenze che qualificano un lavoratore possano acquistarsi sul campo direttamente.

Cambia il paradigma del lavoro

Formazione continua e orientamento sono l’accoppiata vincente per chi entra nel mondo del lavoro  ma anche per le imprese che vogliono restare  sul mercato.  Senza una formazione reperire sul mercato candidati con le skill richieste si rivela spesso un’impresa tutt’altro che facile. A ricordalo con cadenza mensile è il Bollettino Excelsior Unioncamere che sottolinea quanto sia difficile adeguare offerta e richiesta. Dedicare ore alla formazione per accrescere le competenze, rappresenta un’occasione irripetibile ecco perchè investire in formazione è una scelta vincente.  Il tema delle competenze è un aspetto significativo per cogliere l’evoluzione delle caratteristiche delle professioni richieste dalle imprese. L’evoluzione tecnologica e organizzativa ha determinato una crescente attenzione per figure professionali dotate di più competenze. Nella ricerca del personale questo periodo si è caratterizzato per la ricerca di competenze e di elevata specializzazione. Due caratteristiche fondamentali per entrare nel mondo del lavoro.

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