175 milioni di euro al sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di Accordi per l’innovazione, presentati al secondo sportello agevolativo e non ammessi alla fase istruttoria per carenza di risorse.
È arrivato l’annuncio ufficiale del Ministero del Made in Italy che conferma l’arrivo di ulteriori risorse destinate alla misura.
I destinatari della misura
I progetti devono essere realizzati interamente nelle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) ed essere coerenti con gli obiettivi tematici del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027.
Ogni progetto deve rispondere a specifici requisiti: non essere inferiore ai 5 milioni di euro, e non deve durare più di 36 mesi.
Cosa sono gli accordi per l’innovazione
Ma cosa sono gli accordi per l’innovazione? E a cosa servono? Gli accordi per l’innovazione sono un’occasione per le aziende che vogliono innovare i propri processi e prodotti.
Possono presentare progetti innovativi le aziende:
- industriali
- agroindustriali
- artigiane
- di servizi all’industria
- i centri di ricerca
Gli accordi finanziano progetti di ricerca e sviluppo sperimentale che abbiano l’obiettivo di introdurre nuovi prodotti o migliorare quelli esistenti, introducendo processi di automazione e tecnologie abilitanti.
Accordi per l’innovazione: le agevolazioni previste
Il Mise ha dato indicazioni precise anche per quanto riguarda le agevolazioni previste dagli accordi per l’innovazione. I criteri di copertura degli investimenti sono i seguenti:
- il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
- il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.