Il piano Industria 4.0 è, sicuramente, uno degli strumenti più usati dalle aziende che vogliono affrontare la transizione digitale. Perché contiene una serie di misure e agevolazioni che riguardano tutti gli ambiti della digitalizzazione di cui ogni azienda ha bisogno:

  • l’acquisto di nuovi strumenti e macchinari “tech”
  • l’ampliamento delle strutture e dei reparti per far crescere le aziende
  • la ricerca e lo sviluppo
  • e la formazione dei propri dipendenti

Vediamo nel dettaglio, quali sono gli incentivi validi nei prossimi anni e quale sarà l’entità del beneficio.

Le agevolazioni valide per i prossimi anni

Sono molte le agevolazioni confermate per quanto riguarda, ad esempio, i beni strumentali. Rientrano in questa categoria:

  • Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati
  • Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati
  • Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento)
  •  Altri beni strumentali immateriali 

Per quanto riguarda la prima categoria, ossia i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, le agevolazioni previste, ossia i crediti d’imposta, e valide sono i seguenti:

Dal 2023 al 2025

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

I beni strumenti immateriali tecnologicamente avanzati

Anche per questa seconda categoria i crediti d’imposta sono confermati e validi fino al 2025, con le percentuali che seguono:

  • 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
  • 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro
  • 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

Gli altri beni strumentali immateriali e materiali nel piano Industria 4.0

Per queste due ultime categorie, ufficialmente i benefici terminato con il 2022, con la possibilità di proroga dei crediti fino a giugno 2023 a patto che entro fine anno i rivenditori in questione dei beni accettino gli ordini da parte delle aziende e che sia stato pagato un acconto del 20%.

In entrambi i casi, la percentuale di credito d’imposta è del 6%, ma cambiano i massimali:

  • 2 milioni di euro per l’ex super ammortamento
  • 1 milione di euro per gli altri beni strumentali immateriali

La formazione nel piano Industria 4.0

Tra le voci del piano Industria 4.0, al momento non ci sono notizie ufficiali sulla proroga del credito d’imposta per quanto riguarda la Formazione 4.0 per gli anni successivi a quello in corso. L’unica cornice legislativa che potrebbe prevederla è la manovra finanziaria che si attende entro la fine dell’anno.

Sta di fatto che, da quando è stata introdotta, la Formazione 4.0 è stata una delle pratiche più richieste dalle aziende che volevano innovare digitalmente i propri processi produttivi, approfittando di agevolazioni importanti che, nel nuovo decreto, sono state anche potenziate.

Ecco perché occorre avviare sin d’ora un progetto di formazione digitale all’interno delle aziende.

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