Sebbene manchi ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Lavoro sta preannunciando già tante novità, tra cui un nuovo potenziamento del Fondo Nuove Competenze. Nello specifico, il potenziamento della misura gestita dall’Anpal riguarderà:

  • la pluriennalità dell’operatività, fino al 2027
  • e l’ammontare delle risorse, a cui si aggiungeranno i fondi del Piano Nazionale Giovani, Donne e Lavoro

La sensazione è che nelle intenzioni del Governo ci sia la volontà di rendere strutturale la misura. Da qui la necessità di rintracciare con continuità precise risorse da destinare al potenziamento delle competenze dei lavoratori delle aziende.

Fondo Nuove Competenze strutturale?

Se la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto lavoro dovesse confermare le ipotesi al momento in discussione, il Fondo Nuove Competenze si candiderebbe a pieno titolo a diventare a tutti gli effetti uno strumento strutturale.

E cioè non più programmato e/o prorogato per annualità, ma perno centrale di una programmazione pluriennale anche a media durata. La buona notizia? Che le aziende interessate non saranno più costrette a organizzare e progettare percorsi di formazione interna con tempi stretti e difficoltà di accesso ai fondi. Ci sarà il giusto tempo per:

  • presentare progetti di sviluppo delle competenze ragionati e dettagliati, anche tecnicamente (senza rischio di non avere tutti i requisiti)
  • sottoscrivere gli accordi di rimodulazione oraria in modo preciso
  • selezionare con criterio i partner per avviare la formazione e certificare le competenze in uscita

Come accedere al Fondo Nuove Competenze

Per accedere ai finanziamenti previsti dal Fondo Nuove Competenze, in attesa dell’apertura della nuova finestra 2023, le aziende interessate devono presentare un accordo di rimodulazione dell’orario di lavoro che abbia:

  • il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento e il numero di ore dell’orario di lavoro 
  •  il periodo entro il quale realizzare le attività formative
  •  il fabbisogno di adeguamento strutturale delle competenze
  •  il progetto formativo

E i costi coperti

Quali sono, dunque, i costi coperti dall’avviso Fondo Nuove Competenze? In questa edizione del Fondo Nuove Competenze, i costi coperti sono:

  • il 60% della retribuzione oraria di lavoro
  • il 100% dei contributi previdenziali delle ore destinate alla formazione

Queste sono le condizioni di base. A cui se ne aggiunge una terza che si verifica solo in una condizione e cioè se l’azienda che vuole accedere al Fondo Nuove Competenze ha intenzione di attuare un piano triennale di riorganizzazione che prevede una riduzione oraria di tutti i lavoratori, a parità di retribuzione. In questo caso specifico, il fondo copre l’intera retribuzione oraria dei lavoratori coinvolti in percorsi di formazione.

Questo vale anche se la diminuzione complessiva dell’orario di lavoro è di una sola ora a settimana.

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