C’è il Fondo Nuove Competenze tra gli strumenti prioritari indicati dall’Anpal per il potenziamento delle skills dei lavoratori e di chi cerca lavoro. A dirlo è il commissario straordinario dell’Agenzia, Raffaele Tangorra.

Il ruolo del Fondo Nuove Competenze nel programma Anpal

L’obiettivo fissato dall’Anpal è quello di tutelare il lavoro attraverso percorsi di potenziamento delle skills costanti. Come previsto, appunto, dal Fondo Nuove Competenze.

A guidarci deve essere l’idea di lavorare per il futuro, come abbiamo già fatto e come stiamo facendo con il Fondo nuove competenze. Dobbiamo essere in grado di accompagnare gli enormi cambiamenti che stanno caratterizzando il mondo produttivo, facendo il massimo per contenere i rischi per i lavoratori.

Raffaele Tangorra, commissario straordinario ANPAL

Quello delle competenze è infatti il terzo obiettivo: “L’Italia – dice Tangorra – è uno dei Paesi europei con il più basso tasso di laureati e diplomati. Questo è un nodo che va aggredito”.

Gli altri strumenti previsti

Non c’è, ovviamente, solo il Fondo Nuove Competenze negli strumenti previsti dall’Anpal per far recuperare il gap di competenze che l’Italia ha maturato nei confronti degli altri Paesi europei.

C’è, ad esempio, il piano di formazione e inserimento al lavoro destinato esclusivamente ai Neet, e cioè a coloro che non lavorano e non studiano. Per i quali una delle misure più usate è Garanzia Giovani.

Così come c’è la necessità di avviare percorsi di formazione continua, per far trovare pronto il sistema produttivo italiano alla sfida della doppia transizione, digitale ed ecologica prevista dal PNRR.

Al via la finestra del Fondo Nuove Competenze

Intanto, dal 13 dicembre scorso si è aperta la finestra per le aziende interessate ad avviare il Fondo Nuove Competenze. Sulla piattaforma MyAnpal, infatti, è possibile accedere con i propri documenti nella sezione dedicata e presentare l’istanza di accesso alla misura.

Il prossimo step sarà il 31 dicembre, data entro cui le aziende dovranno presentare gli accordi di rimodulazione degli orari. Sottoscritti assieme ai sindacati e alle associazioni datoriali. Tutto questo per inserire, all’interno del monte orario, tutte le ore destinate ai percorsi di formazione su tematiche digital e green.

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