Il sistema degli incentivi alle imprese verso un totale restyling. È questo l’oggetto di uno specifico disegno di legge ora in fase di esame in aula del Consiglio dei Ministri. Sono quattro le principali novità che saranno introdotte da qui al 2024:

  • introduzione di un codice degli incentivi
  • procedure più snelle per l’accesso
  • bandi con contenuti minimi
  • intelligenza artificiale per la gestione degli incentivi.

Per questo ultimo punto, le indiscrezioni attuali specificano meglio l’utilizzo dell’AI a servizio delle imprese che vogliono richiedere incentivi.

Come l’AI gestirà gli incentivi alle imprese?

Sono molte le funzioni demandate all’Intelligenza artificiale per quanto riguarda la gestione degli incentivi alle imprese. Stando al testo del disegno di legge, infatti, spetterà all’AI:

  • facilitare la comprensione alle aziende degli incentivi presenti e utilizzabili
  • supportare la pianificazione degli interventi
  • procedere alla valutazione, controllo e monitoraggio sullo stato di attuazione delle misure e sugli aiuti concessi

L’obiettivo di base è quello di creare un sistema rapido, automatico e replicabile per consentire a tutte le aziende che vogliono investire in modo incentivato di avere un quadro della situazione chiaro e facilmente governabile. Ma i cambiamenti nel capitolo incentivi alle imprese non finiscono qui.

Gli altri step della riforma

Oltre all’introduzione dell’AI nella gestione degli incentivi alle imprese, infatti, la riforma al vaglio del Consiglio dei Ministri prevede importanti novità, che saranno, poi, oggetto di specifici decreti attuativi.

Prima fra tutte, è l’introduzione del cosiddetto codice degli incentivi, che dovrà:

  • definire i contenuti minimi dei bandi, delle direttive o dei provvedimenti ivi compresa la disciplina del cumulo delle agevolazioni nel rispetto dei massimali fissati dalle normative europee
  • semplificare i procedimenti amministrativi di concessione ed erogazione dell’incentivo
  • contenere i tempi della pubblica amministrazione

Come saranno riorganizzati gli incentivi? In base a due criteri principali, ossia:

  • la pluriennalità delle misure, in modo da superare le incertezze, spesso dimostrate dalle aziende, ad accedere a incentivi estemporanei
  • la conoscibilità delle misure

Ultimo elemento della riforma è l’alleggerimento dell’iter burocratico a cui soggiacciono le aziende per ottenere gli incentivi richiesti. La parola chiave di questo processo di sburocratizzazione sarà la digitalizzazione dei processi.

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