La riforma Rdc è al centro del dibattito politico e legislativo degli ultimi mesi. Molte le modifiche del sussidio in programma per quest’anno, sia per i percettori che per le aziende interessate a nuove assunzioni.

Decisamente stringente, tra le altre cose, la politica di controllo sugli attuali beneficiari che il Governo sta portando avanti, proprio alla luce della modifica della misura.

Il ministro Calderone sulla riforma rdc

Qualche giorno fa, sulle colonne di Libero, il neo ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha puntualizzato alcuni dettagli importanti della riforma rdc, proprio a partire da:

  • durata del sussidio in questo 2023
  • e differenza di trattamento tra i percettori “occupabili” e i “fragili”

Per quanto riguarda la durata del sussidio, per i percettori di Reddito di cittadinanza che rientrano nella categoria degli occupabili, il ministro Calderone ha sottolineato che:

La manovra prevede sette mesi di sussidio da spalmare nel 2023, quindi l’uscita dal reddito sarà progressiva nel tempo.

Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro

In secondo luogo, il ministro ha puntualizzato anche che per gli attuali percettori che non rientrano nella categoria degli occupabili, ma che sono, invece, “lavoratori fragili”, la tutela andrà oltre il 2023 con nuovi meccanismi di funzionamento.

Insomma, sussidio confermato e non tagliato per i beneficiari del Reddito di cittadinanza che non possono lavorare.

I controlli in corso e la nuova formazione

Secondo punto importante dell’azione del Governo è la stretta di controllo e verifica sull’attuale platea di beneficiari del Reddito di cittadinanza. Nel solo mese di gennaio, come sottolineato dal ministro:

  • sono state respinte 46.250 domande
  • revocate 7.986 prestazioni
  • poste in decadenza 14.769 pratiche

Parallelamente, sono oltre 47mila invece, i fruitori del reddito per cui è stata individuata e concordata un’attività formativa da svolgere. E, nello specifico del Programma Gol, sono 198mila i percettori di Reddito di cittadinanza instradati verso percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento o riqualificazione delle competenze.

Riforma rdc e incentivi all’assunzione

Quest’ultimo passaggio è di fondamentale importanza per l’ultima “anima” della riforma Rdc, ossia i nuovi incentivi all’assunzione per i beneficiari del sussidio. La manovra di bilancio ha, infatti, introdotto una nuova tipologia di incentivo per le aziende che assumono percettori del reddito, appena formati.

La nuova agevolazione per le assunzioni di percettori di reddito di cittadinanza prevede un esonero del 100% dei contributi a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di 12 mesi e un massimale annuo di 8.000 euro. 

Lo sgravio si applica:

  • sui contratti di lavoro a tempo indeterminato
  • sulle trasformazioni di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato

In entrambi i casi, le assunzioni devono avvenire tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

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