Programma GOL in Campania: quanti sono i beneficiari delle misure di politiche attive del lavoro inserite nella piano attuativo? A descriverlo è il proprio il documento prodotto dalla Regione Campania, che individua tre categorie di possibili beneficiari, e cioè:

  • percettori di Naspi e Dis-Coll
  • beneficiari del reddito di cittadinanza
  • e le persone inserite nei programmi di Garanzia Giovani

Vediamo i dettagli.

Quanti sono i beneficiari del Programma Gol in Campania

Stando ai dati riportati nel piano attuativo regionale, in Campania i beneficiari del programma Gol sono 948.738 tra disoccupati, percettori del reddito di cittadinanza e Neet inseriti nel programma Garanzia Giovani. Nello specifico, sono:

  • 522.568 i disoccupati da coinvolgere in percorsi di politiche attive del lavoro
  • 304.183 i percettori di reddito di cittadinanza
  • e 121.987 i Neet di Garanzia Giovani

Cosa prevede per loro il programma Gol? Il piano regionale descrive anche le misure assegnate alla platea totale di beneficiari. Misure che, poi, ovviamente, saranno coniugate in base alle esigenze reali delle singole categorie.

Nel documento della Regione Campania si legge che le misure previste sono:

  • Orientamento singolo, di gruppo e specialistico
  • Formazione
  • Tirocini extracurriculari (anche in modalità “rafforzata” come previsto dalla Garanzia Giovani regionale)
  • Percorsi IEFP
  • Attivazione di Botteghe Scuola
  • Contratti di apprendistato
  • Percorsi sperimentali da attivare su specifici fabbisogni
  • Incentivi all’assunzione

Il ruolo delle formazione

La formazione è l’elemento centrale delle attività del programma Gol in Campania. Non è un caso che nella rete di partenariato inserita dalla Regione, siano coinvolte in prima persona sia le Agenzie per il Lavoro che gli enti di formazione.

Gli obiettivi dei percorsi di formazione inseriti nel programma di Garanzia Occupabilità dei Lavoratori sono, infatti:

  • pianificare l’offerta formativa a valere sul Programma, basata soprattutto sul gap di competenze tra quelle possedute dagli iscritti al programma e il fabbisogno espresso dalle imprese e sulle strategie di sviluppo territoriale;
  • garantire la partecipazione dei datori di lavoro alla strutturazione dell’offerta formativa;
  • creare una correlazione tra i contenuti del Catalogo dell’Offerta formativa regionali (moduli e percorsi), i percorsi di upskilling/reskilling e i gruppi target, anche in riferimento ai percorsi di rafforzamento delle competenze di base;
  • rafforzare l’utilizzo della modalità duale all’interno dell’offerta formativa
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