Prosegue l’elenco di approvazione dei piani regionali per il Programma GOL, la garanzia di occupabilità dei lavoratori. Sono 9, infatti, tra Regioni e Province Autonome, le realtà locali che hanno ricevuto l’ok del ministero per l’attuazione delle misure previste.

Le misure regionali del programma GOL

Ogni regione deve, infatti, recepire le disposizioni nazionali previste dal programma GOL e individuare, in base alle esigenze occupazionali locali:

  • gli obiettivi
  • e gli strumenti operativi con cui raggiungerli

Una delle prime regioni ad avere il via libera all’applicabilità della misura è stata la Puglia, il cui assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, è stato ospite del webinar Time Vision sul Piano Nuove Competenze.

Gli ultimi aggiornamenti

Negli ultimi giorni, però, molte altre Regioni hanno avuto il via libera per iniziare la fase di attuazione del programma GOL:

  • Umbria
  • Emilia Romagna
  • Sicilia
  • Toscana
  • Piemonte
  • Marche
  • Provincia di Trento
  • e Friuli Venezia Giulia

Programma Gol in Piemonte: 60 milioni in arrivo

Il Piano per la Toscana, ad esempio, prevede nel 2022 risorse per 59,956 milioni di euro destinati a:

  • 38.520 beneficiari
  • di cui 10.272 coinvolti in attività di formazione
  • e 3.852 per l’aggiornamento delle competenze digitali.

Il totale dei percorsi formativi programmati dalla Regione Piemonte è di 39.390 di cui:

  • 21.966 nell’ambito del “reinserimento lavorativo”,
  • 5.519 per attività di adeguamento delle competenze “upskilling”,
  • 2.641 per la riqualificazione delle competenze “reskilling”,
  • 7.490 per “lavoro e inclusione”
  • e 1.774 per la “ricollocazione collettiva”.

L’esempio della Sicilia

La Sicilia avrà a disposizione 100 milioni di Euro (quasi l’11% dell’anticipo stanziato su scala nazionale) per l’avvio del Programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori).

Il PAR punta alla creazione di una rete tra i servizi per il lavoro, i servizi sociali e i servizi di istruzione e formazione, in sinergia con la ricerca di una sempre maggiore integrazione tra servizio pubblico e privato

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