Laureati e occupazione le materie scientifiche e quelle ingegneristiche la fanno da padrona

Sono le materie scientifiche e quelle ingegneristiche a garantire maggiore occupazione ai giovani laureati. A confermarlo i dati della Banca Documentale del Lavoro. Ogni mese per tutto il 2021 dal Bollettino Excelsior è sempre emersa la richiesta, da parte delle aziende, di lavoratori specializzati. E’ chiaro, ormai a tutti, che è grande la ricerca di manager, operai specializzati, tecnici e professionisti con ottime competenze digitali e scientifiche. Di mese in mese, però , è anche emerso con percentuali sempre più alte che molte aziende hanno avuto difficoltà nel reperire le figure ricercate, con le competenze adeguate.

Occupazione le figure più ricercate

Giovani laureati, dai 30 ai 40 anni, nel settore ingegneristico o informatico. Corrisponde a questi criteri l’identikit del profilo più ricercato dalle aziende italiane. Dati alla mano, nell’anno appena trascorso (il 2021) le aziende private nel settore dell’industria e dei servizi hanno fatto richiesta di :

  • 634 mila laureati, su un totale di 4,6 milioni di ingressi, con un’incidenza pari al 14% dei posti di lavoro disponibili;
  • 70 mila diplomati con istruzione tecnica superiore (ITS) e altri 1.439 mila diplomati di scuola secondaria di secondo grado.

Dalla stessa ricerca emerge che: la richiesta di lavoratori con meno di 30 anni è pari al 24%, mentre quella relativa alla fascia di età 30-44 anni è pari al 43%.

Le Facoltà che danno maggiori sbocchi occupazionali

Una volta laureati, analizzando i dati mensili dei Bollettini Excelsior, emerge che gli indirizzi universitari di studio più richiesti sono quello economico, che incide per il 27% sulla domanda totale, seguito da quello dei diversi ambiti dell’ingegneria (22%), oltre all’insegnamento e alla formazione (14%). Sono ricercati anche i laureati in Scienze matematiche, fisiche, informatiche.

Formazione qualificata e mondo dell’impresa un rapporto da consolidare

Il potenziamento delle competenze e l’aumento delle prospettive occupazionali dei più giovani è una delle priorità del PNRR ecco perchè il consolidamento del rapporto tra mondo delle imprese e enti formativi, scuole e università è fondamentale. Resta la formazione la vera risposta alla difficoltà di reperire figure qualificate. Figure che alla data di oggi le aziende faticano a trovare. Infatti la mancanza di competenze è un elemento costante anche nei primi mesi del 2022. Dal Bollettino Excelsior di Marzo 2022 è infatti rimbalzato agli occhi che la metà delle imprese ha difficoltà a reperire personale specializzato.

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