Laureati ma non formati: ecco perchè tanti giovani restano senza lavoro

Neolaureati con tanta speranza e voglia di fare ma spesso senza lavoro. È il drammatico destino con cui devono fare i conti tanti ragazzi e tante ragazze spesso costretti ad andar fuori o a rinunciare a ciò per cui si è studiato per lavorare. La maggior parte di questi giovani resta fuori dal mercato del lavoro per mancanza di una adeguata formazione.

NeoLaureati : tasso di occupazione al 68%

Nel nostro paese il tasso di occupazione dei neolaureati è passato da 64% del 2012 al 68% del 2021. Stesso piccolo aumento in Europa dove si va dall81% all’85%. Secondo i dati forniti dall’Eurostat solo la Spagna e la Grecia hanno condizioni peggiori dell’Italia.

Le lauree con più sbocchi lavorativi

Il mercato del lavoro quasi a cadenza trimestrale richiede personale altamente qualificato e formato. Personale che spesso diventa difficile da reperire per cui spesso determinate posizioni lavorative come quelle di ingegneri, tecnici informatici, esperti in scienze matematiche restano vacanti.

Le professioni quindi che consentono con una adeguata formazione e le giuste competenze più sbocchi lavorativi sono quelle tecnico scientifiche e le professioni sanitarie.

Stando ai dati di Anpal e Unioncamere, le facoltà scientifiche migliori dal punto di vista occupazionale sono:

  • lauree dell’area medica e sanitaria;
  • lauree dell’area ingegneristica

Non si può pero guardare alle facoltà con più sbocchi lavorativi senza fare riferimento alle nuove competenze richieste dal mondo del lavoro. Nel prossimo anno e fino al 2025 si stima una crescita della richiesta di figure professionali con competenze green e digitali. Competenze che i lavoratori potranno ricevere attraverso adeguati percorsi di ” formazione”.

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