Opzione Donna: potranno lasciare il lavoro le nate fino al 1962

Si lavora a mettere a punto le regole che riguarderanno per il 2023 ”Opzione donna’‘ tra queste c’è la conferma della soglia dei 60 anni. Se nulla dovesse cambiare rispetto alle notizie sulla proposta contenuta, nella legge di Bilancio, potranno lasciare il lavoro le nate fino al 1962, a condizione che rientrino nelle tre categorie ipotizzate:

  • caregiver,
  • disoccupate,
  • invalide

In questo caso il loro assegno sarà calcolato interamente con il sistema contributivo, più penalizzante di quello retributivo.

Che cosa è Opzione Donna

Con Opzione Donna si intende il trattamento pensionistico calcolato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo ed erogato, a domanda, in favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge entro il 31 dicembre. Dalla sua introduzione ad oggi Opzione donna ha consentito l’accesso anticipato al pensionamento a circa 180.000 lavoratrici, che hanno scelto un taglio consistente dell’assegno pensionistico a favore di una uscita anticipata dal mondo del lavoro.

Come funziona il trattamento pensionistico

Le lavoratrici conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi:

  • 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
  • 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

La decorrenza del trattamento pensionistico non può essere comunque anteriore al 2 gennaio 2022. Le lavoratrici, invece, del comparto scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), al ricorrere dei requisiti, possono conseguire il trattamento pensionistico rispettivamente a decorrere dal 1° settembre e dal 1° novembre 2022.

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