Il 2021 l’anno nero dei reati informatci

Si sono moltiplicati a dismisura e a ancora continuano i reati informatici che vedono,loro malgrado, come protagoniste le aziende. Numeri da far tremare i polsi non solo per le piccole e grandi aziende italiane ma per le imprese di tutto il pianeta. Nell’anno 2021 i reati informatici hanno causato danni per 6 mila mld di dollari a livello globale, colpendo l’83% delle aziende. Oltre 2 mila, invece, sono stati gli attacchi gravi.

Reati informatici: i dati del Rapporto Clusit

Nel corso del 2021 gli attacchi nel mondo sono aumentati del 10% e sono risultati essere sempre più gravi. Spesso i cyber criminali hanno fatto rete con la criminalità organizzata. A confermarlo sono i dati raccolti nel Rapporto Clusit. Rapporto redatto dall’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. Le tecniche di attacco principali restano i malware

Rapporto Clusit 2022 tecniche

Aziende come difendersi dai reati informatici

Gli attacchi classificati dai ricercatori di Clusit si sono verificati nel 45% dei casi ancora nel continente americano. Sono invece cresciuti gli attacchi verso l’Europa, che superano un quinto del totale (21%, contro il 16% dell’anno precedente), e verso l’ Asia (12%, rispetto al 10% del 2020). Resta sostanzialmente invariata la situazione degli attacchi verso Oceania (2%) e Africa ( 1%). Per evitare di restare vittime di attacchi informatici le aziende possono avviare percorsi dedicati usufruendo delle agevolazioni fiscali esistenti. Solo investendo in formazione le imprese potranno aumentare il grado di competenze necessarie a garantire standard elevati di sicurezza e a non restare vittime dei reati informatci.

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