Il Rapporto Svimez porta alla luce le tante donne neet del Mezzogiorno

Non lascia adito a dubbi al Sud per la Svimez a pagare il prezzo più alto sono donne e aziende. Toccano quota 900mila le donne senza lavoro del Mezzogiorno. La quota di donne Neet (Not in Education, Employment or Training) raggiunge nel Sud Italia valori intorno al 40 per cento rispetto al 17 per cento nella media europea. E’ quanto emerge dall’utimo Rapporto Svimez. Troppe le difficoltà di accesso al mercato del lavoro . Tra le giovani donne del Mezzogiorno, il tasso di occupazione è appena il 44 per cento a fronte di valori superiori al 70 per cento nel Centro-Nord.

Sud Donne senza lavoro e mal pagate. Crescita col freno tirato

E’ un quadro sconcertante quello che emerge dalla lettura dell’ultimo Rapporto Svimez. Laureati emigrati, aziende in affanno e donne senza occupazione. E’ proprio il dato relativo all’occupazione femminile quello maggiormente preoccupante. Al secondo trimestre 2019, l’occupazione femminile nel Sud si è ridotta di circa 120mila unità nel 2021. Ad incidere lo sblocco dei primi licenziamenti da fine giugno. Sono stati circa 10.000 gli espulsi dal mercato del lavoro, di cui il 46% concentrato al Centro-Sud. Nelle regioni meridionali si concentra il 15,3% di dipendenti con bassa paga rispetto a 8,4% in quelle centro settentrionali. Il mercato del lavoro al Centro-Sud si caratterizza per un’eccessiva flessibilità, con il ricorso al tempo determinato per quasi 920 mila lavoratori (22,3% al Sud rispetto al 15,1% al Centro-Nord) e al part time involontario (79,9% al Sud contro 59,3% al Centro-Nord). Con queste cifre emerge chiaramente che la crescita ha il freno tirato.

Svimez donne e aziende formazione e transizione per aggredire il futuro

Se dai dati impietosi del Rapporto Svimez per le giovani donne e per le aziende emergono notizie poco confortanti è chiaro che con la tenacia tipica dei meridionali bisogna invertire la rotta. Alla formazione e alla transizione si lega lo sviluppo e la crescita.

Imprese lo Svimez consiglia di puntare sulla Transizione 4.0

Far chiarezza sugli obiettivi e mostrare capacità adeguata di assorbire le risorse stanziate, in particolare quelle dedicate alla Transizione 4.0 da parte delle aziende meridionali. ”Solo così -si legge nel Rapporto Svimez- l’attuale sistema economico (industria e servizi) del Sud potrà superare il tendenziale ampliamento del divario rispetto alle aree più avanzate del Centro-Nord in termini di capacità innovativa e livelli di conoscenza inglobati”.

Più formazione più occupazione

Più digital, più tecnologia, maggiore formazione è solo così che il futuro può tingersi di speranza per le donne che cercano occupazione. La ripartenza post Covid 19 anche per le donne è tutta concentrata sulla spinta a formarsi e ad ampliare il bagaglio di competenze. L’emergenza occupazione, infatti, può essere ridimensionata se le aziende riescono a cogliere anche le opportunità offerte dagli incentivi alle assunzioni.

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