Messo nel cassetto il reddito di cittadinanza, per il sostegno alle famiglie in difficoltà arriva l’assegno di inclusione. La nuova misura diventata “legge” con la conversione del Decreto Lavoro sarà operativa dal primo gennaio 2024.

L’assegno avrà un importo minimo di 500 euro, e le seguenti caratteristiche:

  • sarà erogato per massimo 18 mesi, rinnovabili,  per periodi ulteriori di 12 mesi previa sospensione di un mese
  • integrerà il reddito familiare fino a un massimo di 6.000 euro

Assegno di inclusione: gli obiettivi

Ma quali sono gli obiettivi dell’assegno di inclusione? La misura è, innanzitutto, rivolta ai nuclei familiari caratterizzati dalla presenza di persone con disabilità, minori, over 60 o componenti in condizione di svantaggio, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari.

Gli obiettivi sono:

  • contrasto alla povertà
  • fragilità
  • esclusione sociale delle fasce deboli di popolazione

E gli strumenti per ottenerli

Oltre al sostegno finanziario vero e proprio, la misura dell’assegno di inclusione prevede determinati strumenti per ottenere gli obiettivi, e cioè:

  • percorsi di inserimento sociale
  • formazione
  • lavoro e politiche attive del lavoro

L’Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. 

Assegno di inclusione: come chiederlo?

L’Assegno di inclusione è richiesto con modalità telematiche all’INPS, che lo riconosce, previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste. La richiesta può essere presentata, altresì, presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF), previa stipula di una convenzione con l’INPS.

L’INPS informa il richiedente che, per ricevere il beneficio economico, deve iscriversi presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), al fine di sottoscrivere un patto di attivazione digitale. 

Il beneficio economico decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione da parte del richiedente del patto di attivazione digitale.

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