Come fare la formazione negli studi professionali? L’avviso 5/2022 Fonarcom mette a disposizione degli studi professionali iscritti al fondo 1,5 milioni di euro per avviare percorsi di formazione continua tra i lavoratori. 

Per ogni piano di formazione continua aziendale, l’investimento massimo previsto è di 3.600 euro.

Chi può aderire all’avviso

Possono aderire all’avviso 5/2022 sulla formazione continua negli studi professionali:

  • gli studi professionali, tecnici, legali e di contabilità
  • le società di studi professionali
  • i centri di elaborazione dati

Possono, invece, frequentare i percorsi di formazione continua:

  • Dipendenti a tempo indeterminato
  • Lavoratori a tempo determinato con ricorrenza stagionale, anche nel periodo in cui non prestano servizio in azienda
  • I lavoratori con contratto di inserimento e reinserimento
  • Apprendisti
  • Lavoratori in CIG

La formazione negli studi professionali: le modalità

Per i lavoratori assunti a tempo indeterminato sono finanziabili iniziative formative così collocate temporalmente:

  • durante l’orario di lavoro, nei limiti previsti dalle leggi vigenti e dalla contrattazione collettiva;
  • al di fuori dell’orario di lavoro, nei limiti previsti dalle leggi vigenti e dalla contrattazione collettiva;
  • nei periodi di sospensione temporanea dell’attività produttiva

Per i lavoratori con contratto a tempo determinato sono finanziabili iniziative formative, da realizzare in orario o fuori dall’orario di lavoro, purché il cumulo tra orario normale di lavoro e la formazione non superi il limite di 48 ore settimanali.

I temi della formazione

Sono tre gli ambiti tematici di intervento per i percorsi di formazione continua dei lavoratori negli studi professionali iscritti a Fonarcom:

  • sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro
  • adeguamento delle competenze professionali in tema di innovazione ed impiego di tecnologie moderne
  • allineamento delle competenze aziendali in tema di internazionalizzazione

L’obiettivo delle attività formative? Accrescere l’adattabilità dei lavoratori e la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, con l’acquisizione di nuove competenze professionali o l’aggiornamento di quelle possedute.

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