Solo il 56,7% lo fa

Microimprese e formazione è un binomio che stenta ancora a decollare. Nonostante sia un dato certificato che la formazione rappresenti un volano per la crescita e lo sviluppo le imprese più piccole ancora faticano a crederci. E’ notizia di questi giorni, dopo la pubblicazione dello studio dell’Inapp , che  solo il 56,7% di microimprese, organizza corsi di formazione per i propri dipendenti. Percentuale bassissima rispetto al 94,1% registrato per le grandi aziende.

Microimprese la sola formazione obbligatoria non basta

Dall’indagine condotta dall’INAPP  su un campione di circa 20mila PMI è emerso che molti datori di lavoro si limitano a far ottemperare solo la formazione obbligatoria prevista per legge.  Formazione che talvolta non coinvolge neppure tutti i dipendenti. Un dato che fa riflettere. In molti ancora non riescono a cogliere l’importanza di avere al proprio interno lavoratori formati e competenti che siano in grado di cogliere le sfide della modernità.  I corsi per lo più attivati nel campione di imprese valutato, sono per lo più legati all’aggiornamento normativo ,previsto da obblighi di legge (84,5%), mentre i corsi su specifiche tecniche e tecnologie di produzione/servizio riguardano solo il 32,5% delle imprese.

La formazione continua fa bene alle aziende

La formazione continua anche nelle microimprese aiuta a crescere sia gli imprenditori che i lavoratori. Avviare nella propria azienda, anche se di piccole dimensioni,  un progetto di formazione continua, vuol dire perseguire gli obiettivi di crescita, innovazione complessiva, aumento della competitività e, di conseguenza, innalzamento delle competenze dei dipendenti.

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