Messo in cantina il reddito di cittadinanza, il nuovo testo del Decreto Lavoro dà ampio spazio ai nuovi sussidi destinati a chi cerca lavoro. In realtà, il binomio decreto lavoro e sussidi è già diventato una parte importante della nuova riforma complessiva del mercato del lavoro.
Le misure previsti dal decreto
Sono due i sussidi previsti dal Decreto Lavoro al posto del vecchio reddito di cittadinanza:
- l’assegno di inclusione
- il supporto per la formazione e il lavoro
Il primo, operativo dal primo gennaio 2024 come sostegno alle famiglie in difficoltà; il secondo, operativo dal primo settembre 2023, e inteso come sussidio per chi:
- partecipa a corsi di formazione
- frequenta un percorso di riqualificazione
- avvia l’orientamento professionale
- o accede a politiche attive del lavoro
I requisiti previsti
La prima misura, inserita nel capitolo del Decreto Lavoro e sussidi, è l’assegno di inclusione, ed è rivolto ai nuclei familiari con persone inoccupabili che abbiano:
- un disabile
- un minorenne
- una persona con almeno 60 anni
Per quanto riguarda il supporto per la formazione e il lavoro, invece, il beneficio andrà ai nuclei familiari che hanno all’interno persone occupabili, tra i 18 e i 59 anni.
Come fare per non perdere i benefici?
Il decreto lavoro specifica anche quali sono le condizioni per non perdere i benefici previsti dalla riforma del reddito di cittadinanza. Sono 4 le condizioni che ne decretano la decadenza:
- la mancata presentazione del beneficiario al centro per i servizi al lavoro
- la mancata sottoscrizione del patto di servizio
- l’assenza dai percorsi di formazione individuati
- e, ovviamente, il rifiuto del posto di lavoro offerto e ritenuto congruo
Un’offerta congrua di lavoro viene definita tale se:
- è a tempo indeterminato e senza limiti di distanza chilometrica
- è a tempo parziale, fino al 60% del monte orario
- ha una retribuzione minima come previsto dal CCNL di settore
- è un contratto a termine, o di somministrazione, presso una sede che ha una distanza non superiore agli 80 chilometri dalla residenza del beneficiario