Non doveva essere un click day. E, in effetti, non lo è stato. Il primo bilancio sul weekend di apertura del supporto formazione e lavoro dimostra proprio questo: sono poche, pochissime le richieste di attivazione della misura registrate in questi primi tre giorni.

I risultati delle registrazioni

Sono state circa 10mila le registrazioni su SIISL (la piattaforma dedicata dell’Inps per lo specifico supporto formazione e lavoro. Nella mattinata di venerdì 1 settembre – data di avvio della procedura – le richieste erano state appena mille.

Poche, pochissime se si considera che una delle ultime stime del Governo parlava di una platea potenziale di almeno 200mila persone ex percettori del reddito di cittadinanza in quanto occupabili, ora transitati sotto il supporto formazione e lavoro. I motivi, allora, di questo numero esiguo di iscrizioni?

Possono esserci almeno tre chiavi di lettura del fenomeno:

  • la mancata immediatezza della corresponsione del beneficio economico
  • le eventuali difficoltà tecnologiche di accesso o la mancanza di informazione capillare
  • e, ovviamente, la presenza di lavoro sommerso

Supporto formazione e lavoro: è boom di offerte

Sull’altro versante, invece, ovvero quello delle agenzie per il lavoro e per la formazione, i dati sono diametralmente opposti. Sono già centinaia di migliaia i posti attivati per i vari percorsi previsti dal supporto formazione e lavoro:

  • corsi di formazione per la qualifica e riqualifica professionale
  • offerte di lavoro

Nello specifico, come sottolineato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ci sono già:

  • 52.798 offerte formative per una platea potenziale di almeno 600mila persone
  • 25.691 annunci di lavoro con circa 60mila opportunità

Come a dire che, ad oggi, se ci fossero state le registrazioni dei beneficiari, già ci sarebbe stata una percentuale di copertura dei servizi a disposizione superiore al 70%. 

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