È un vero e proprio boom di corsi di formazione per il supporto formazione lavoro. Le ultime rilevazioni dell’Anpal servizi dimostrano che, in tutta Italia, i corsi attivati dagli enti di formazione accreditati alla misura sono oltre 50mila.

Ma come si stanno muovendo le regioni del nostro Paese? Il monitoraggio Anpal servizi evidenzia come ci siano due velocità, con alcune regioni che viaggiano a ritmi importanti, ed una seconda decisamente più lenta.

La classifica delle regioni per il supporto formazione lavoro

Due velocità. Decisamente distanziate tra loro. Ci sono due gruppi di regioni che stanno gestendo diversamente le attività e le misure previste dal supporto formazione lavoro.

Da un lato c’è il gruppo di regioni che ha caricato nella piattaforma SIISL poche decine di corsi di formazione, ed è composto da:

  • Molise
  • Sardegna
  • Basilicata

Dall’altro lato, invece, c’è la top 5 delle Regioni i cui corsi per il supporto formazione lavoro superano le decine di migliaia, e sono:

  • Lombardia
  • Abruzzo
  • Campania
  • Liguria
  • Sicilia

Differente la classifica delle regioni che hanno attivato i corsi di formazione caricati in piattaforma. E in questa particolare classifica, la Campania si dimostra leader indiscussa. Su 5.530 corsi di formazione caricati su SIISL, ne sono attivi 5.385. Quasi tutti in pratica, con una platea di persone coinvolte che supera le 111mila unità.

MAGGIORI INFO? CLICCA QUI!

Quali sono i profili delle persone che hanno fatto accesso a Sfl e Adi? A dirlo, in un articolo dettagliato, è il Sole 24 Ore, che analizza il profilo dei beneficiari delle due misure di inclusione. Il primo elemento analizzato è il numero di richieste arrivate in questi mesi. 

Oltre 600mila nuclei dallo scorso 18 dicembre hanno richiesto l’ Assegno di inclusione (Adi), per un totale di 1,440 milioni di persone. In 165mila hanno presentato la domanda per ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl),

Sfl e Adi: chi li ha richiesti?

Ma qual è l’identikit delle persone che hanno richiesto Sfl e Adi? Secondo i dati riportati dal quotidiano nazionale, le classifiche, in questo caso, vanno scisse per “misura”. Perché l’assegno di inclusione ha come target di riferimento i nuclei familiari con difficoltà di inserimento lavorativo, simile alla situazione del vecchio reddito di cittadinanza. 

Secondo le anticipazioni fornite dall’Inps a Il Sole 24 Ore, tra i 600mila nuclei che hanno presentato la domanda, l’88% sono ex percettori del Reddito di cittadinanza (Rdc). Quasi la metà proviene da due regioni Campania (26,7%) e Sicilia (21,8%).

Utilizziamo i cookie per garantirti la migliore esperienza