Lavoro solo 0,2 % delle risorse destinato alle misure per la disoccupazione

L’Italia destina solo lo 0,2 % delle risorse per creare misure a sostegno del lavoro per l’attivazione dei disoccupati. Il dato emerge dalla ricerca condotta Inapp-Luiss. Una percentuale bassa se confrontata con la media dei paesi dell’Unione Europea che si attestano intorno allo 0,6%.

”Per molti aspetti- spiega il presidente dell’INAPP , Fadda,- l’Italia sembrerebbe un paese refrattario anche alla nuova agenda di investimento sociale dettata a livello europeo. Occorrerebbe una spinta più decisa alla ricomposizione della spesa sociale a favore dei servizi per un accesso universale alla protezione sociale”

I risultati della ricerca: lavoro e welfare le nuove sfide

La ricerca condotta da Inapp-Luiss conferma che nel nostro paese la spesa per prestazioni sociali si attesta al 28,3% del Pil, confermandosi sopra la media europea . E’ invece in merito a servizi e misure per l’attivazione dei disoccupati che l’Italia è indietro destinando solo lo 0,2%, contro lo 0,6% Ue. Dati alla mano, nel quadro europeo, l’Italia appare come un paese sbilanciato per due fattori:

  • scarsità di investimenti sociali (in capitale umano, in servizi di cura, conciliazione, politiche attive del lavoro)
  • squilibrio verso i trasferimenti monetari.

Sul fronte del mercato del lavoro questo significa una bassa partecipazione femminile e un basso livello dell’occupazione a più alto valore aggiunto. Ad aumentare è il lavoro fragile. Per il futuro occorre senza dubbio ripensare al welfare e all’occupazione favorendo percorsi che includano chi è rimasto senza lavoro

Formazione e assunzioni agevolate per guardare al futuro

La formazione rappresenta un tassello importante, nel cammino, per il prosieguo lavorativo di ognuno. Ecco perchè è importante favorire e avviare percorsi di formazione così come un rafforzativo alla creazione di nuova occupazione è rappresentato dagli incentivi alle aziende. Così come testimoniato dall’Inps, gli incentivi, in parte, nell’anno appena trascorso hanno funzionato. Infatti il 25% delle assunzioni registrate nel 2021 è stato associato ad uno sgravio contributivo.

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