Decontribuzione Sud è l’agevolazione di maggior impatto per il numero di lavoratori coinvolti

Decontribuzione Sud ha registrato nell’ultimo trimestre una crescita (+5%) confermandosi come l’agevolazione di maggior impatto per il numero di lavoratori coinvolti. Mentre il governo lavora a rendere strutturale la misura dai dati emerge che la misura nelle 8 regioni interessate sta dando i suoi frutti.  Sono le aziende con sede in Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Campania, Umbria, Abruzzo e Molise quelle interessate dall’agevolazione.

Quali sono le tipologie contrattuali incentivate?

Ai datori di lavoro privati è riconosciuta un’agevolazione le cui percentuali variano a seconda delle annualità delle contribuzioni (sono esclusi dal calcolo della contribuzione i premi e contributi dovuti all’Inail):

sino al 31 dicembre 2025: esonero del 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;

  • per gli anni 2026 e 2027: esonero del 20% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
  • per gli anni 2028 e 2029: esonero del 10% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro.
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Tra le regioni italiane in quelle del Sud c’è voglia ancora di fare impresa. Un passo in avanti lo compiono Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna dove il numero delle imprese è cresciuto  nell’ultimo periodo dello 0,44%.

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