Neet e donne al centro del Fondo per la Repubblica digitale

Una chance in più per disoccupati, inattivi, donne e neet, rappresenta questo il Fondo per la Repubblica Digitale partito lo scorso 13 Ottobre. L’obiettivo è quello di accrescere le competenze digitali di alcune categorie cittadini, sostenendo progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale.

Le donne e la digitalizzazione

Un occhio particolare viene dato alle donne italiane che scontano nel settore digitale grossi ritardi. In Italia solo il 43,10% delle donne possiede competenze digitali di base (48,20% per gli uomini), rispetto al dato Ue pari al 52,30%. Secondo il Gender Gap Report 2021 del World Economic Forum, l’Italia è al 114° posto per quanto riguarda la partecipazione economica femminile.

Come funziona il Fondo per la Repubblica Digitale

Il Fondo si muove nel perimetro tracciato dalla Strategia Nazionale per le competenze digitali, la cui elaborazione, attuazione ed evoluzione sono effettuate nel contesto di Repubblica Digitale. In via sperimentale il Fondo mette a disposizione un totale di 350 milioni di euro fino al 2026. Cifra che sarà alimentata da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria, che vedranno loro riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta. Il Fondo pone un forte accento sulla valutazione d’impatto dei progetti finanziati e mira ad individuare le iniziative di formazione più efficaci ed efficienti per l’accrescimento delle competenze digitali e l’effettiva occupazione dei beneficiari. Chiusa la fase di presentazione delle domande per i due bandi Futura,dedicato alle donne, e Onlife, dedicato ai giovani dai 15 ai 34 anni si attendono gli step iniziali dei progetti.

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