Imprese familiari: investire di più in formazione

Le imprese familiari investono ancora troppo poco in formazione dei dipendenti. Il dato è emerso dall’ultimo studio del Centro studi Tagliacarne . Le imprese a conduzione familiare hanno ridotto la propria spesa rispetto al periodo pre-Covid. Mentre nel triennio 2017-2019 il 78% delle aziende di proprietà familiare aveva investito in almeno una tipologia di formazione, in quello attuale (2022-24) questa percentuale è scesa al 74%.

Meno formazione meno competitività sul mercato

La scelta di investire di meno sulla formazione dei dipendenti nei fatti però non premia le imprese a conduzione familiare che risultano le meno competitive sul mercato. Le imprese a conduzione non familiare hanno scelto di investire almeno in una tipologia di formazione nel biennio 2022-24 per l’81%. Le aziende familiari tendano a investire in un numero minore di tipologie di formazione rispetto alle imprese non familiari.

In cosa investono le aziende familiari?

Le imprese guidate dalle famiglie investono meno in reskilling (il 52% contro il 66%), in intrapreneurship (35% contro 53%) e formazione manageriale per nuovi modelli di business (25% contro 43%).

Formazione: una risorsa fondamentale

Per abbattere il gap formativo del mondo dell’impresa familiare occorre un’inversione chiara di rotta . La formazione classica da sola però non basta più serve specificità e competenza. Tanti sono ancora gli incentivi a favore delle aziende come il Fondo Nuove Competenze, i Fondi interprofessionali, i bonus lavoro ognuno con la sua specificità, ognuno per accrescere le competenze dei dipendenti.

VUOI SAPERNE DI PIÚ?

Utilizziamo i cookie per garantirti la migliore esperienza