Non solo digital, non solo sicurezza: con il Fondo Nuove Competenze è possibile organizzare piani formativi specifici sulla gestione del lavoro agile, insomma una specie di guida su misura per i lavoratori su come vivere al meglio lo smart working.

Formazione su smart working: la scelta dei big

Basta analizzare i piani formativi ufficializzati dai big players dell’economia italiana per vedere che, tra di loro, hanno un punto in comune: tramite il Fondo Nuove Competenze tutte le grandi aziende hanno attivato un percorso formativi specifico di gestione dello smart working. Da più punti di vista:

  • normativo o giuslavorista
  • tecnico ed organizzativo
  • strumentale e, quindi, digitale

Smart working e formazione: gli esempi pratici

Due esempi arrivano dai piani formativi finanziati tramite il Fondo Nuove Competenze con oggetto la gestione dello smart working e riguardano i colossi delle telecomunicazioni Tim e Vodafone.

Nel piano NextTim si parla di lavoro agile tramite:

diffusione di strumenti, metodologie e conoscenze per facilitare il lavoro agile, mettendo in condizione i lavoratori di apprendere anche le nuove modalità di approccio al lavoro, grazie alle nuove tecnologie abilitanti della trasformazione e allo sviluppo di servizi e soluzioni digitali innovative, come il 5G e le piattaforme digitali.

Così come nel piano formativo di Vodafone si parla di:

Smart Working. Obiettivo del piano di formazione è anche supportare l’attuale rivoluzione organizzativa del lavoro, attraverso lo sviluppo di nuove competenze su tools di collaboration e di nuove soft skills per la gestione efficace del lavoro da remoto. Attraverso i corsi relativi a questo ambito, Vodafone mira anche ad aumentare la capacità dei manager di gestire team remotizzati, attraverso un programma di leadership dedicato.

Fondo Nuove Competenze e smart working: perchè?

Il legame tra formazione dei lavoratori delle aziende e smart working è più solido di quello che sembra e rientra nel più ampio programma di aggiornamento delle skills aziendali previsto dal Fondo Nuove Competenze e necessario, in questo momento storico, per uscire dalla crisi pandemica. Anche perché una cosa è certa: il mondo del lavoro non sarà più quello pre-Covid.

Lo smart working del futuro: la ricerca

La conferma dell’importanza della formazione dei lavoratori arriva dalla ricerca di Fondirigenti che nell’ultima survey sul tema del lavoro agile ha rilevato che per il 54% delle aziende l’utilizzo di forme di lavoro non necessariamente in presenza diventerà una misura strutturale. Ecco quindi come il Fondo Nuove Competenze rappresenta uno strumento intelligente per far vivere meglio il lavoro agile ai lavoratori.

Per sapere di più sul Fondo Nuove Competenze e avere una consulenza Time Vision, compila il forma al lato della pagina.

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