L’apprendistato duale è il principale canale di accesso dei giovani al mercato del lavoro.

Secondo quanto annunciato dal Ministro Orlando, le Regioni riceveranno a breve i 46,7 milioni di euro previsti dalla Legge Bilancio per il finanziamento di questa tipologia contrattuale.

Le risorse saranno distribuite a tutte le Regioni

Il decreto è stato firmato dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Dopo la controfirma del MEF, passerà all’esame della Corte dei Conti per la registrazione.

Consentirà di distribuire le risorse alle regioni, anche a quelle che, pur avendo realizzato percorsi formativi nell’istruzione e formazione professionale, non hanno raggiunto la soglia minima del 2%.

Tale soglia si calcola dal rapporto tra il totale degli iscritti ai percorsi di formazione professionale e il totale di quelli iscritti a percorsi di scuola secondaria superiore.

La volontà è quella di non penalizzare le regioni che hanno avuto maggiori difficoltà: senza questa specifica, infatti, sarebbero state escluse dalle risorse l’Abruzzo, la Basilicata, la Campania, le Marche, la Puglia, la Sardegna e la Toscana.

Così facendo, si è evitato il rischio di ridurre, se non addirittura annullare, i percorsi formativi realizzati nel sistema duale scuola – lavoro.

Le risorse saranno distribuite sulla base di quattro criteri, ciascuno dei quali ha un peso del 25% nella distribuzione delle risorse:

  • numero di iscritti ai primi tre anni dei percorsi di istruzione e formazione professionale
  • gli iscritti al quarto anno;
  • il numero di apprendisti occupati con l’apprendistato di primo livello;
  • il numero totale degli iscritti neet, ovvero i giovani non impegnati in studio, lavoro o formazione.

Il rafforzamento dell’apprendistato duale è anche uno degli obiettivi del PNRR.

Cos’è l’apprendistato duale

L’apprendistato formativo si inserisce nel sistema duale, ideato sulla base dell’esperienza tedesca.

Prevede una formazione professionale alternata tra scuola e lavoro, con le istituzioni formative e i datori di lavoro affiancati nel processo di formazione del giovane.

L’apprendistato è di tre tipologie:

  • apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, per i giovani dai 15 ai 25 anni;
  • l’apprendistato professionalizzante, per i giovani dai 18 ai 29 anni, finalizzato ad apprendere un mestiere e a conseguire una qualifica professionale;
  • apprendistato di alta formazione e ricerca, per il conseguimento di titoli di studio universitari e di alta formazione, per i giovani tra i 18 e i 29 anni.

Nonostante le agevolazioni fiscali, l’apprendistato non rientra tra le forme contrattuali più utilizzate, anche a causa delle difficoltà legate alle normative regionali.

Lo scopo, dunque, è quello di invertire questa tendenza.

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