Il Welfare aziendale aumenta la sensibilità verso l’empowerment femminile

Il welfare aziendale cambia e da più spazio ai servizi , inoltre, trova una nuova sensibilità verso l’empowerment femminile. Benessere diventa la parola d’ordine per le aziende favorendo, in particolar modo, la conciliazione tempo-lavoro. L’obiettivo resta dare il giusto valore al capitale umano.

Gli esempi di welfare che aiutano le aziende

Ecco alcuni tra i servizi di benessere aziendale

  • Sconti, promozioni, convenzioni per l’accesso a beni e servizi;
  • Smart working;
  • Baby-sitting 
  • Servizi alla famiglia: asilo, mutui, previdenza, istruzione;
  • Servizi alla persona: palestra, sport, shopping, buoni benzina, divertimento,
  • Mobilità sostenibile

Il Welfare aziendale in cifre

L’ultimo censimento Istat  rileva che il 68,9% delle aziende pratica azioni volte a migliorare il benessere lavorativo.

  • il 68,6% delle imprese promuove la flessibilità dell’orario lavorativo;
  • il 65,5% introduce di buone prassi per lo sviluppo professionale;
  • il 61,9% sostiene le pari opportunità.

Ai lavoratori piacciono i fringe benefit

Il welfare aziendale rappresenta uno strumento di crescita per le aziende e per i lavoratori. Anzi alle imprese con gli strumenti normativi esistenti è data la possibilità concreta di offrire ai propri dipendenti formazione e riqualificazione professionale.

E’ chiaro che il mondo del lavoro è alla prese con un nuovo modo di intendere il lavoro. Il salario resta importante ma ci sono anche i benefit

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