Tante le neo mamme che non ritornano al loro posto dopo la nascita di un figlio

Il parto delle donne in Italia non si coniuga con il mantenimento del lavoro. Ancora troppe le neo mamme che dopo il parto non ritornano a lavoro. Dopo la nascita di un figlio stando ai dati Istat elaborati dall’Inail, soltanto il 53,9% delle donne tra i 25 e i 49 anni ha ancora un lavoro. Per l’ Inapp: soltanto il 43,6% delle occupate tra i 18 e i 49 anni continua a lavorare dopo la nascita di un figlio, percentuale che sprofonda al 29% nelle regioni del Mezzogiorno.

Manca la conciliazione tra lavoro e cura

Un buon welfare aziendale rappresenterebbe una valida risposta per consentire alle donne di non essere ” costrette” a lasciare il lavoro per occuparsi dei figli nella primissima infanzia. Il welfare aziendale rappresenta uno strumento concreto di crescita per le aziende e per le sue lavoratrici. Nel nostro paese purtroppo il tasso di occupazione tra le donne tra i 25 e i 49 anni e con un figlio fino a sei anni si ferma al 53,9%. La percentuale di lavoratrici senza figli sale invece al 73,9%. Per una donna su cinque, dunque, il diventare mamma coincide con l’uscita dal mondo del lavoro. Questo accade perchè:

  • per il 52% manca la conciliazione tra lavoro e cura;
  • un 29% mancato rinnovo del contratto o licenziamento;
  • per il 19% valutazioni di opportunità e convenienza economica

Il bonus donna 2023: un’opportunità per le aziende

Per favorire l’occupazione femminile a disposizione delle aziende ci sono sempre le opportunità date dal bonus donna.

Il bonus donna è un incentivo all’assunzione destinato alle donne che hanno questi requisiti:

  • di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi,
  • con almeno 50 anni di età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 12 mesi;
  • di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi ma con obbligo di risiedere in aree svantaggiate o di andare a svolgere una professione o entrare in un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere.

Per usufruire del bonus donna, il datore di lavoro deve inoltrare la comunicazione all’INPS, mediante il modulo di istanza online specifico.

VUOI SAPERNE DI PIÚ?

Utilizziamo i cookie per garantirti la migliore esperienza