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La formazione fa volare le Pmi e il made in italy
Le Pmi che investono in formazione sono e saranno anche in futuro le imprese regine dell’export del Made in Italy. La strada da percorrere per fare affari nel post pandemia è investire nella formazione delle risorse umane.
La ripresa dell’Export
L’export nei primi quattro mesi del 2021 è ripartito con livelli di crescita superiori allo stesso periodo pre-Covid del 2019. Hanno, quindi, resistito i prodotti made in Italy . Un recente studio promosso, tra gli altri da Prometeia, ha previsto
‘’una ripartenza nel 2021 del commercio internazionale del 7,6% e un consolidamento nel 2022 con una crescita del 5,3%’’
Secondo un rapporto della Commissione Ue, l’Italia si colloca ancora tra il 26° e il 27° posto in quanto a competenze digitali in Europa. Nonostante questa debolezza nel 2020, in piena pandemia, in Italia si è registrato il record di surplus commerciale con 63,4 miliardi di euro.
Nel Pnrr 1,2 mld per l’export delle nostre Pmi
Per favorire l’Export la Farnesina ha promosso una nuova azione per sostenere le esportazioni delle Pmi italiane nella delicata fase di ripresa economica post-pandemica, che prevede di destinare 1,2 miliardi di euro a favore dei processi di internazionalizzazione. L’iniziativa prevede un rifinanziamento del Fondo 394/81, gestito da Simest, che mira in questo caso a coniugare il sostegno all’export delle aziende italiane con gli obiettivi del Next Generation EU, promuovendo i processi di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità delle aziende per rafforzarne presenza e competitività sui mercati internazionali.
Pmi investire in formazione per promuovere l’Export
Formazione del personale ed Export sono destinate ad andare a braccetto per i prossimi mesi. Per fare il salto di qualità sui mercati e sbaragliare la concorrenza le Pmi italiane che rappresentano il 90% del n tessuto produttivo dovranno affidarsi necessariamente a formare il proprio capitale umano. Profili nuovi capaci di cavarsela con le tecnologie digitali, le attività di marketing e promozionali, di servizio e consulenza alle imprese saranno le risorse giuste per premere l’acceleratore dell’Export delle Pmi.
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