A luglio e agosto, quando comincia il turnover delle vacanze e la chiusura delle attività, sembra che tutto si fermi o rallenti. Si potrebbe quindi pensare che non sia un periodo produttivo per inviare curriculum e che le aziende non assumano. Invece no, anzi, cercare lavoro in estate si rivela spesso una grande occasione, specialmente per chi è senza impiego da un po’. Inoltre sono lontani ormai i tempi delle ferie lunghe e delle città totalmente svuotate. Dunque come e perchè sfruttare al meglio questo momento prezioso e ripartire a settembre col piede giusto? Vediamolo subito.

Rifarsi il “look”

La prima cosa da fare nei “mesi caldi” è approfittare del tempo a disposizione per un restyling al profilo professionale. Le strategie sono tante, cominciando proprio dal cv o dalla cover letter. Se durante l’anno i riscontri alle candidature sono stati pochi, la ragione magari è un curriculum obsoleto o non abbastanza efficace. Inoltre, cercare lavoro in estate non vuol dire solo trascorrere le giornate a spulciare le offerte sul web. Una buona idea è quella di migliorare delle skills o acquisirne di nuove. Ad esempio, apprendere una lingua straniera o l’uso di un software gestionale, sono attività utili per costruire un background più solido. Per finire, la bella stagione è spesso anche l’occasione per iniziare un lavoro ponte, che può aprire nuove porte o fornire competenze trasversali utili in altri contesti futuri.

Cercare lavoro in estate: tutte le ragioni per farlo

Dopo una “ritoccata” al curriculum, vediamo quali sono le ragioni per cercare lavoro in estate.

I recruiter hanno più tempo. Chi si occupa di ricerca e gestione del personale non si ferma mai. Questo anzi è un buon momento per attirare l’attenzione e sviluppare contatti di qualità.

C’è meno competizione. L’ex presidente USA Harry Truman ha detto “se non reggete il caldo, state fuori alla cucina”. Non tutti infatti hanno la costanza e la voglia di cercare lavoro in estate. Meno concorrenti vuol dire quindi più possibilità di essere notati e rimediare un colloquio.

Si crea uno spazio tra ferie e dimissioni. A fine giugno si concentra la maggior parte dei congedi, delle pause, dei pensionamenti e della fine dei contratti. Le aziende si trovano quindi sguarnite, selezionano risorse per sostituzioni o per nuove assunzioni. Questo dunque è un momento magico che consente di “entrare dalla finestra”, per poi trasformare il rapporto a lungo termine.

È più comodo per cambiare impiego. Chi ha già un’occupazione ma desidera sperimentare altro, può usare questo break fare il grande passo. Infatti a luglio e agosto, chiedere dei permessi desta meno sospetti. Si può quindi cercare lavoro mentre si lavora, senza mettere in allarme colleghi o direzione.

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