Mancano oramai pochissimi giorni al via libera definitivo del supporto formazione e lavoro, il nuovo sussidio che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza. Ma ci sono almeno 5 cose da sapere:
- come e da quando presentare la domanda
- la nuova piattaforma SIISL
- la prima convocazione per il patto di servizio
- i percorsi e le alternative
- il monitoraggio e il beneficio economico
Supporto formazione e lavoro: come presentare la domanda
Tutti i beneficiari del supporto formazione e lavoro possono presentare la domanda di accesso alla misura, già a partire dal prossimo 1 settembre:
- sul sito INPS
- tramite patronati
La nuova piattaforma SIISL
Ne abbiamo parlato in un precedente articolo (consultabile qui): il braccio operativo del supporto formazione e lavoro sarà la piattaforma SIISL, ossia il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa.
La piattaforma conterrà le informazioni necessarie per la Did (la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro), la profilazione quali-quantitativa, il patto di servizio personalizzato, i servizi di orientamento e formazione.
Al momento della registrazione in piattaforma, i beneficiari potranno anche scegliere le agenzie di formazione a cui rivolgersi.
Il patto di servizio
I beneficiari del supporto formazione e lavoro potranno essere convocati presso il centro per l’impiego territorialmente competente per attivare il patto di servizio personalizzato.
È importante, come specifica l’INPS stessa in un video, che al momento della sottoscrizione del patto di servizio personalizzato, il beneficiario abbia contatto almeno tre agenzie del lavoro.
Le alternative previste per il supporto formazione e lavoro
Altra cosa importante da sapere è che per il supporto formazione e lavoro prevede una serie di alternative da poter attivare, a seconda del patto di servizio personalizzato:
- servizi di orientamento
- corsi di formazione
- progetti utili alla collettività
Il monitoraggio delle attività per il beneficio
Ogni attività che il singolo beneficiario sceglie e inizia sarà costantemente monitorata, dall’inizio al termine del percorso, per avere la massima trasparenza nella erogazione del beneficio mensile di 350 euro per una durata massima di 12 mesi.
Il beneficio previsto, infatti, decade se il beneficiario:
- abbandona un percorso
- salta un’attività
- rifiuta un’offerta di lavoro