Sarà una naturale conseguenza del passaggio di “sussidio”: l’attuale incentivo all’assunzione per i percettori di reddito di cittadinanza diventerà a breve un incentivo per assumere i beneficiari del supporto formazione e lavoro

Il nuovo incentivo Rdc, introdotto con la legge di Bilancio 2023, seppure ufficiale non è al momento applicabile, perché si attende ancora l’ok di massima dell’Unione Europea. Molto probabile che, assieme al parere favorevole dell’Europa, arriverà anche la staffetta automatica per i beneficiari dell’assegno di inclusione e del supporto formazione e lavoro.

L’attuale incentivo

L’attuale per le assunzioni di percettori di reddito di cittadinanza (che si ipotizza diventerà, poi, per il supporto formazione e lavoro) prevede un esonero del 100% dei contributi a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di 12 mesi e un massimale annuo di 8.000 euro. 

Lo sgravio si applica:

  • sui contratti di lavoro a tempo indeterminato
  • sulle trasformazioni di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato

In entrambi i casi, le assunzioni devono avvenire tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

Dalle agevolazioni sono esclusi i premi INAIL. Non rientra il lavoro domestico. 

Questa agevolazione, introdotta dalla legge di bilancio 2023, è alternativa all’altra tipologia di esonero previsto per le aziende che assumono beneficiari del reddito di cittadinanza, descritto all’art 8 del decreto legge numero 4 del 28 gennaio 2019. 

Per questo incentivo, l’INPS, con una circolare, ha recentemente introdotto un’importante novità sui contratti di lavoro su cui è possibile attivare l’incentivo.

Rientrano i contratti:

  • a tempo pieno
  • part time
  • a tempo determinato
  • a tempo indeterminato
  • in apprendistato

L’incentivo per i beneficiari del supporto formazione e lavoro

Qui la griglia normativa è il decreto Lavoro pubblicato in Gazzetta Ufficiale che dà il via libera alla riforma del reddito di cittadinanza, individuando le due nuove misure:

  • l’assegno di inclusione per i nuclei familiari in difficoltà, dove non ci sono persone occupabile
  • il supporto formazione e lavoro che è un sussidio transitorio per gli occupabili che dovranno affrontare percorsi di riqualificazione e inserimento al lavoro

Nel caso in cui l’azienda assuma i percettori del supporto formazione e lavoro con un contratto a tempo indeterminato, l’esonero dei contributi previdenziali previsto è:

  • del 100% o comunque con il limite massimo di 8.000 euro l’anno
  • della durata di 12 mesi

L’esonero è riconosciuto anche per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, nel limite massimo di ventiquattro mesi.

Ovviamente, per contratti a tempo indeterminato si intendono:

  • full time
  • part time
  • apprendistato

Nel caso in cui l’azienda licenzi il lavoratore nei due anni successivi all’assunzione, è prevista la restituzione degli incentivi e una sanzione civile. Unica eccezione: il licenziamento per giusta causa. 

Supporto formazione e lavoro e tempo determinato

Nel caso in cui le aziende assumano con contratti a tempo determinato i percettori del supporto formazione e lavoro, gli incentivi previsti dal Decreto Lavoro sono i seguenti:

  • l’esonero dei contributi previdenziali del 50% o comunque fino a un massimo di 4.000 euro l’anno
  • della durata di 12 mesi

Rientrano nella casistica dei contratti a tempo determinato anche i contratti:

  • stagionali
  • part time
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