La condizione di disoccupato è sempre spiacevole. Inoltre al giorno d’oggi il traguardo del primo impiego spesso si raggiunge piuttosto tardi. Tuttavia quando ci si ritrova senza lavoro a 50 anni, è facile cedere allo sconforto. Si tratta di un’età abbastanza critica, in cui si è troppo giovani per la pensione ma ci si sente troppo vecchi per ricominciare da capo. Almeno questa è l’opinione più comune. Inutile mentire, la realtà oggettiva non è rosea, però l’alternativa è restare al tappeto e non rialzarsi più. Reinventarsi rappresenta una sfida difficile, però con il giusto atteggiamento, un po’ di fortuna, e qualche buon suggerimento, la si può vincere. A quest’ultima parte pensiamo noi.

L’arte e il coraggio di risalire in sella

Che si sia dipendenti in un’azienda, titolari di un’attività o liberi professionisti, le cause che conducono ad essere senza lavoro a 50 anni sono tante ma “irrilevanti”. Infatti ciò che conta sono gli effetti, come reagire e in che modo risalire in sella. Le opzioni più valide attualmente sono i programmi di politiche attive come ad esempio il progetto GOL, di cui Time Vision è partner in Lazio, Campania e Lombardia. Le possibilità vanno dunque dai percorsi di formazione per il reinserimento professionale, alle formule di assunzione con agevolazioni fiscali per i datori. Oggi però non tratteremo dei piani di rientro occupazionale, ma delle strategie da adottare.

5 mosse se si è senza lavoro a 50 anni

Alcuni fanno passare l’essere senza lavoro a 50 anni come “una fantastica opportunità”, ma la verità è diversa. Ok, la lunga esperienza è una vantaggio, però in molti casi si è troppo qualificati e quindi scartati. Inoltre il notevole bagaglio di competenze, a volte conta poco, poiché oggi le skills invecchiano molto rapidamente Quindi come reagisce una risorsa di mezza età in uno scenario di piena rivoluzione digitale? Ecco 5 consigli utili:

Comincia subito. Hai ragione, il colpo è duro, però devi reagire. Più tempo passi nell’inattività, peggio è. Se inizi presto la ricerca di un nuovo impiego avrai maggiori possibilità. Ad esempio, se non sei ancora “a spasso” ma sai già che la tua azienda chiuderà, partecipa ai colloqui. I recruiter sapranno che le tue capacità e la tua professionalità sono ancora fresche e attuali.

Accorcia il cv. Il motto è “vita lunga, curriculum vitae breve”. Elimina tutto quello che non c’entra con la posizione per la quale ti candidi. Verifica se ci sono elementi che lo penalizzano.

Scendi a compromessi. Pensa a quello che “vorresti” fare e poi scegli quello che “potresti” fare. In pratica sii realista e concreto. Desideri trasformare una passione in lavoro? Ok, ma se si tratta di fare il calciatore e sei senza lavoro a 50 anni, dovrai puntare su altro e restare con i piedi per terra.

Batti sul tempo lo scetticismo. I selezionatori pensano che non sei abbastanza digitale? Anticipali con la formazione, diventa bravo nell’uso di software e risorse, in sostanza sorprendili.

Metti tutte le carte in tavola. Uno con il tuo background costa troppo. Inoltre i manager hanno imbarazzo e remore a dare ordini a qualcuno più vecchio di loro. Tu mostra umiltà e sii onesto. In fondo vuoi solo lavorare e dare il tuo contributo al successo dell’azienda.

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