“Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita”. Questa massima di Confucio è la più usata e anche la più calzante quando si parla di trasformare la passione in lavoro. A proposito di citazioni, Andy Warhol diceva “in futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”. Nell’epoca dei social le persone non si limitano più solo a guardare contenuti ma li producono.

Le opportunità di diventare “virali” e popolari aumentano, quindi è facile desiderare di fare il passo compiuto da tanti. Il fatto è che quando si coltiva un hobby per molto tempo, senza volerlo o saperlo si accumulano nozioni e competenze che potrebbero tornare utili. Vediamo dunque come trasformare la passione in lavoro e se è davvero una buona idea.

Da hobby a lavoro: conviene e funziona davvero?

Il pensiero di trasformare la passione in lavoro, prima o poi, sfiora tutti. Dentro e fuori il web è pieno di gente che ce l’ha fatta, quindi perché non provare? Ma conviene davvero? E come capire che è il momento giusto? Le risposte in questi semplici principi.

Convinzione e motivazione sono essenziali. Servono idee chiare, anzi “chiarissime”. Non basta scegliere uno tra i tanti interessi. Chi ha tentato ed è riuscito, prima ha fallito tante volte e lo ha fatto con quella che era la passione di una vita.

Forse un hobby è bello proprio perché non è niente di più. Spesso un passatempo piace perché è libero da logiche di impegno e stress. Se a ciò che si fa per rilassarsi si accompagnano pure scadenze e incombenze diventa tutto meno divertente. In alcuni casi trasformare la passione in lavoro rovina sia l’uno che l’altro.

La questione non è se ma quando. Tutti hanno periodi no in ufficio. Bisogna capire se si tratta di solo di una settimana storta o se il proprio impiego sta facendo sprecare il proprio tempo, la propria vita. Se si tratta solo di un momento di stallo, magari non è il momento di trasformare la passione in lavoro ma solo di cambiare lavoro.

5 regole per trasformare la passione in lavoro

Chiariti i dubbi e assodato che si voglia davvero trasformare la passione in lavoro, ecco alcune dritte utili.

Ruba il mestiere e fallo tuo. In giro non c’è più nulla di davvero originale, quindi prendi idee e ispirazione dagli altri, specialmente dai competitor. Questo eviterà errori, darà spunti per migliorare ciò che già esiste. Vale la regola: se non sei il primo sii il migliore, se non puoi essere il migliore cerca di essere differente.

Pianifica con attenzione. C’è chi ha iniziato per gioco e poi ha avuto successo. Si tratta però di casi rari e oggi non si può più improvvisare. Misura bene ogni passo e soprattutto ogni investimento.

Approfondisci le competenze. Per centrare il bersaglio serve una combinazione di fattori: comunicazione, visibilità, magari un po’ di fortuna, ma essenzialmente bisogna essere bravi. Non basta sentirselo dire da amici e parenti. La competizione è dura, quindi bisogna essere preparati. Se si fare bene una cosa si può sempre imparare a farla meglio. L’esperienza fa la differenza tra passione e professione.

Fai grandi sogni e poi dividili in tanti più piccoli. Un traguardo importante sembra lontano e irraggiungibile. Se però fissi un obiettivo alla volta, poco a poco arriverai alla fine del cammino.

Scegli con cura il settore. Un’altra citazione azzeccata è quella della giornalista Katherine Whitehorn che diceva “scoprite cosa vi piace fare di più e poi trovate qualcuno che vi paghi per farlo”. Serve dunque trovare un ambito che abbia mercato. Meglio magari un settore emergente perché c’è meno concorrenza.

L’ultimo consiglio fuori lista è solo buon senso, cioè non avere fretta, i risultati a volte richiedono tempo.

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