Contratto di espansione 2022: aziende destinatarie

L’annuncio era nell’aria da qualche settimana: il contratto di espansione previsto nella bozza di manovra 2022 sarà esteso anche alle piccole e medie imprese. Ma come potranno le pmi utilizzare questo contratto? Con quali benefici? Vediamoli.

I benefici del contratto di espansione per le pmi

Sono principalmente 3 i benefici per le pmi che vogliono accedere ai contratti di espansione:

  • il contratto è esteso per tutto il 2022 e 2023
  • ha una dote complessiva di 800 milioni di euro
  • e può interessare singole pmi o aggregazioni stabili di imprese con le stesse finalità che raggiungano almeno i 50 dipendenti.

Le risorse a disposizione delle aziende

Come detto, il tesoretto complessivo a disposizione per il contratto di espansione è di 800 milioni di euro, così distribuiti, in base al periodo di sottoscrizione degli accordi. Per gli accordi sottoscritti dopo gennaio 2022, le soglie sono di:

  • 80,4 milioni per tutto il 2022
  • 219 per il 2023
  • 264 milioni per il 2024
  • 173 per il 2025
  • e 48 per il 2026

Qual è il mix delle misure previste

A cosa servono questi fondi? Quali spese, cioè, copriranno?

I fondi serviranno a rendere applicabili e sostenibili per le aziende le seguenti misure:

  • scivolo pensionistico (che sia di anzianità o anagrafica) per il personale a non più di 60 mesi dalla pensione
  • riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti attraverso l’utilizzo di una cassa integrazione straordinaria della durata massima di 18 mesi non necessariamente continuativi
  • parallela riduzione oraria degli altri lavoratori
  • nuove assunzioni, il cui rapporto con i prepensionamenti deve essere oggetto di uno specifico accordo aziendale

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