L’annuncio è arrivato direttamente sulle pagine dei giornali dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che in un’intervista ha detto che il Governo sta ragionando sulla possibilità di estendere i contratti di espansione anche alle piccole realtà industriali.

Cosa sono i contratti di espansione

Ma cosa sono i contratti di espansione? La misura, introdotta nel 2019 nel decreto Crescita altro non è che uno strumento per la riorganizzazione delle aziende in chiave tecnologica su determinate leve:

  • scivolo pensionistico fino a 5 anni per i lavoratori che accettano la proposta
  • riorganizzazione dell’orario di lavoro
  • un piano parallelo di assunzioni di risorse giovani e specializzate con competenze adeguate
  • un progetto di formazione interna del personale per l’aggiornamento delle skills, soprattutto digitali

Le aziende che possono accedere ai contratti di espansione

E’ qui il nodo della questione: inizialmente il contratto di espansione era rivolto soltanto alle grandi aziende, con circa 1.000 dipendenti. La soglia dell’accesso è stata, poi, abbassata dalla manovra 2021 a 500 dipendenti.

La novità delle ultime ore sta, proprio, in questo elemento: la volontà, visto l’appeal della misura, del Governo di inserire nella prossima manovra finanziaria un ulteriore abbassamento della soglia alle medie realtà industriali tra i 100 e i 150 dipendenti.

Contratti di espansione, i fondi non mancano

Gli stanziamenti governativi per il contratto di espansione sono stati già stabiliti:

  • 117 milioni di euro circa per il 2021
  • 132 milioni per il 2022
  • circa 43 milioni fino al 2024

Ma l’interesse per la misura è talmente forte che si pensa ad un potenziamento di risorse che oscilla tra i 600 milioni e gli 800 milioni. Risorse necessarie soprattutto se si otterrà l’estensione alle pmi.

La formazione alla base del contratto di espansione

La formazione, come si legge nella lista degli elementi alla base del contratto di espansione, è un elemento fondamentale. E la formazione è inserita:

  • sia in chiave di nuove assunzioni con competenze di ingresso più profonde
  • sia, soprattutto, in chiave di processi di potenziamento delle competenze interne del personale

In quest’ultimo caso, il progetto di formazione che le aziende devono presentare deve riguardare, come previsto dalla misura, almeno il 70% dei dipendenti delle aziende stesse.

Inoltre:

  • deve descrivere i contenuti e le modalità formative
  • le competenze iniziali e finali
  • numero delle ore di formazione

Formazione in chiave digitale nei contratti di espansione

La formazione in chiave digitale è uno dei pilastri dei contratti di espansione, che ha come obiettivo la ristrutturazione delle aziende che vi aderiscono in chiave innovativa .

E in questo asset rientra senz’altro la varietà di tematiche affrontate dalla Formazione 4.0 che consente alle aziende di formare i propri dipendenti su argomenti digitali. con il vantaggio di poter usare il credito d’imposta per i costi sostenuti.

Per sapere di più su tutte le opportunità sulla formazione continua dei dipendenti e avere una consulenza Time Vision compila il form in pagina

Utilizziamo i cookie per garantirti la migliore esperienza