Nuovo credito d’imposta Formazione 4.0: il decreto Aiuti arriva in Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione del testo del decreto ufficializza le nuove disposizioni del credito d’imposta per le piccole e medie imprese che decideranno, entro il 2022, di avviare percorsi di Formazione 4.0 tra i propri dipendenti.

Le nuove regole del credito d’imposta Formazione 4.0

Ne abbiamo parlato pochi giorni fa, al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato il decreto. L’articolo 22 del testo spiega tutte le novità per l’attivazione del credito d’imposta Formazione 4.0.

Nel dettaglio resta stabile l’aliquota del 30% per le grandi imprese, mentre sale a:

  • 70% delle spese per le piccole imprese
  • e al 50% per le medie imprese

Il decreto introduce, però, alcune condizioni che le aziende devono rispettare per ottenere le aliquote potenziate. E cioè che:

  • le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico
  • e che i risultati finali siano certificati, sempre secondo le disposizioni che darà il ministero

Va da sè, quindi, che per rendere operative le nuove aliquote bisognerà ora attendere il decreto attuativo del Ministero che darà le linee guida operative per le aziende interessate.

Gli obiettivi della formazione

Sono scritti proprio in cima all’articolo 21 che introduce le nuove misure. Gli obiettivi del potenziamento della misura della Formazione 4.0 sono:

  • rendere più efficace il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie imprese
  • puntando alla qualificazione delle competenze del personale.

In che modo? Attraverso l’acquisizione o il consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. E cioè i percorsi di upskilling e reskilling digitale che sono alla base dell’intero piano Industria 4.0

Come fare per ottenere i nuovi crediti d’imposta Formazione 4.0?

Il passaggio iniziale è sempre lo stesso: ogni azienda interessata ad intraprendere percorsi di potenziamento delle competenze digitali in chiave 4.0 deve preparare il proprio piano formativo.

Un documento dettagliato e progettato nel dettaglio che abbia le seguenti caratteristiche:

  • il punto di partenza dello “stato digitale” dell’azienda
  • gli obiettivi e gli standard da raggiungere
  • i contenuti da potenziare
  • e il numero di dipendenti coinvolti
  • e, come detto nel decreto, il coinvolgimento di enti accreditati e risultati certificati

Per tutti i piani formativi che non rispetteranno i criteri, allora il valore delle aliquote farà un balzo all’indietro, e si ridurrà al:

  • 45% per le piccole imprese
  • e al 35% per le medie.
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