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Lavoro e retribuzione per le donne non decolla
La retribuzione delle donne è variata di poco negli ultimi vent’anni così come l’accesso ai ruoli di dirigenza . Secondo l’Agenzia ONU per il lavoro :
”Nel XXI secolo, sull’uguaglianza sul posto di lavoro, l’accesso delle donne al lavoro, le condizioni di lavoro e il persistente divario retributivo, in tutto il mondo si sono visti pochi miglioramenti in quasi due decenni”.
A livello globale, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, il 15 per cento delle donne in età lavorativa desidera lavorare ma non è occupata, rispetto al 10,5 per cento degli uomini, e i tassi di disoccupazione risultano molto simili tra i sessi perché i criteri utilizzati per definire la disoccupazione spesso escludono in modo sproporzionato le donne stesse.
Donne : reddito e retribuzione
Dai dati osservati dall’ Onu:
”Nei Paesi a basso e medio reddito la disparità di reddito tra i sessi è molto più marcata, con le donne che guadagnano rispettivamente 33 e 29 centesimi di dollaro. Mentre nei Paesi a reddito elevato e medio-alto, il reddito da lavoro relativo delle donne raggiunge rispettivamente 58 e 56 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini”.
E in Italia…
In Italia e in particolare nel Mezzogiorno solo una donna su tre ha un impiego. E con la pandemia è cresciuto il divario di genere. Nel Meridione il tasso delle donne al lavoro nella fascia 15-64 anni è al 33% contro un tasso del 59,2% al Centro-Nord e del 63% nell’Ue-27, ossia 30 punti indietro al resto dell’Italia e dell’Europa.
PNNR : una spinta per favorire l’occupazione femminile
Tra i fondi del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza una fetta sostanziale sarà destinata anche alla promozione dell’occupazione femminile. Bonus e incentivi non mancano per le aziende pronte a far entrare le donne nel loro organico. Sono diversi, infatti, gli incentivi per le persone e per le imprese che il governo italiano mette a disposizione per le donne.
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