C’è anche la certificazione della parità di genere tra i meccanismi premiali per le aziende coinvolte nei progetti del PNRR. A stabilirlo è il decreto PNRR 2 in vigore dal primo maggio scorso e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ma cosa vuol dire che la certificazione della parità di genere alle aziende si traduce in agevolazioni?

Le agevolazioni previste dal Decreto

Il decreto stabilisce che le aziende che hanno la certificazione della parità di genere ottengono un punteggio maggiore nei contratti per servizi e forniture, che si traduce nel 30% di riduzione:

  • dell’importo finale della garanzia
  • e del suo eventuale rinnovo

Obiettivo delle disposizioni contenute nell’articolo 34 del decreto è quello di incentivare l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso di certificazione.

Ovviamente, le aziende per ottenere questo vantaggio devono presentare anche altre caratteristiche, come, ad esempio:

  • il rating di legalità e quello di impresa
  • la certificazione del sistema di gestione a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori
  • e l’attestazione del modello organizzativo

Cosa è la certificazione sulla parità di genere?

Alla fine del 2021, il Governo italiano ha dato le linee guida della strategia per colmare quello che viene definito “gender pay gap” e che si traduce nella differenza di reddito tra uomo e donna che svolgono le stesse mansioni.

La situazione in Italia non è, infatti, rassicurante (qui tutti i dati), tanto da rendere necessaria, appunto, l’introduzione della certificazione all’interno delle aziende. E che riguarderà non solo gli stipendi, ma anche altre voci che, ad oggi, continuano a non essere simmetriche tra lavoratori e lavoratrici, e cioè:

  • lavoro
  • competenze
  • reddito
  • tempo
  • e potere

I benefici per le aziende

Vediamo quali sono i benefici per le imprese che certificheranno la parità di genere. I benefici previsti, per il momento, riguardano due aspetti parimenti importanti per le aziende:

  • sgravi fiscali, e cioè una serie di misure di premialità per le aziende certificate
  • agevolazioni: si tratta di un meccanismo di qualificazione per l’accesso ai bandi o ai fondi, una specie di ranking in cui le aziende certificate potranno avere una posizione privilegiata

Le altre agevolazioni per le donne

La certificazione della parità di genere non è l’unico strumento pensato dal Governo per sostenere il lavoro femminile. Nel Temporary Framework Europeo, infatti, sono stati confermati anche altri incentivi che riguardano l’occupazione delle donne, tra cui il bonus donna.

Si tratta di un incentivo di natura contributiva e prevede la riduzione dei contributi nella misura del 100% per:

  • 12 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo determinato
  • 18 mesi in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato
  • 18 mesi complessivi in caso di assunzione con passaggio da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato.
SCOPRI I NOSTRI SERVIZI DI CONSULENZA PER LA TUA AZIENDA

Utilizziamo i cookie per garantirti la migliore esperienza