La cosiddetta zona di confort rappresenta quella condizione in cui ci si sente a proprio agio, al sicuro e capaci di gestire anche eventuali imprevisti. Non si tratta dunque di un luogo o di un contesto specifico, e riguarda sia la vita privata che professionale. In quest’ultimo caso ad esempio, si ricopre da anni lo stesso ruolo, nella stessa azienda. Con il tempo si perdono stimoli e motivazione, ma si resta comunque fermi perché è qualcosa che già si conosce e che non presenta minacce all’equilibrio che ci si è costruiti. La paura di cambiare lavoro è normale e molto comune. Entra in gioco un meccanismo di protezione verso l’ignoto e l’incertezza. Tuttavia spesso la confort zone diventa una prigione, comoda certo, ma pur sempre un prigione. Come affrontare il timore di “lasciare la vecchia via per la nuova?” Ecco le strategie da adottare.

Un passo indietro

Prima di affrontare la paura di cambiare lavoro, bisogna però prima chiedersi se è davvero ciò che si vuole o di cui si ha bisogno. Tutti prima o poi sperimentano momenti di stanchezza nella propria professione. La domanda da farsi è se il problema sta nell’attività che si svolge, o nel modo in cui la si svolge. A volte infatti può bastare qualche piccolo cambiamento per rinnovare l’entusiasmo. Nuove prospettive possono riattivare la voglia di fare, come suggerisce il metodo del Job Crafting. Se invece si vive in uno stato di profonda insoddisfazione e si tratta di una decisione maturata e consapevole, allora continua a leggere.

Le regole per superare la paura di cambiare lavoro

La paura di cambiare lavoro è assolutamente comprensibile. Una scelta così rilevante porta con sé tante opportunità ma anche molti rischi. Si può fallire, non avere più un reddito su cui contare e dover ricominciare da capo. Però si può pure crescere, fare carriera e realizzare i propri sogni. Il trucco è agire razionalmente e non con emotività, per aumentare la percezione di controllo.

Fai piccoli passi. Invece di mollare tutto, meglio muoversi strategicamente. Si può ad esempio cercare lavoro mentre si lavora ancora. In alternativa si possono svolgere due lavori insieme, e poi tenersi quello che si sviluppa o che piace di più.

Sii la tua priorità. A volte dietro la paura di cambiare lavoro c’è in realtà il timore di deludere le persone che ci stanno intorno. Lascia perdere il giudizio o l’approvazione degli altri. Tu sei l’unico metro di cosa è meglio per te. Chi ti vuole davvero bene, capirà e vorrà solo la tua felicità.

Accetta le tue emozioni. L’ansia non è casuale, ti sta dicendo qualcosa di te. Se hai paura forse non ti senti abbastanza sicuro delle tue capacità. Allora migliorale, incrementa le tue competenze. Ad esempio ad un esame, c’è differenza tra chi è preparato e chi non ha studiato abbastanza. Il primo è “eccitato” perché una prova crea comunque un’attivazione, il secondo è “agitato” perché sa già che ci sono serie probabilità di un esito negativo.

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