Manca un mese alla scadenza del 30 giugno per la presentazione delle richieste di accesso al Fondo Nuove Competenze Anpal. Vediamo come preparare in modo corretto e completo i documenti per accedere in tempo alla misura.

Fondo Nuove Competenze Anpal: cosa serve 

Format prestabiliti non ce ne sono, ma sono due i documenti che le aziende devono preparare per accedere al Fondo Nuove Competenze Anpal:

  • il piano di riorganizzazione dell’orario lavorativo in azienda
  • il programma di formazione per i lavoratori

Tutta la documentazione deve essere, poi, inviata tramite la piattaforma MyAnpal con le proprie credenziali di accesso. 

Gli elementi dell’accordo collettivo per il Fondo Nuove Competenze Anpal 

Sono sei gli elementi di base dell’accordo collettivo di riformulazione dell’orario di lavoro necessario a destinare le 250 ore di formazione del Fondo Nuove Competenze ad ogni lavoratore:

  • le innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo di prodotto o servizi in risposta alle mutate esigenze produttive dell’impresa
  • le esigenze del datore di lavoro in termini di sviluppo delle competenze dei dipendenti per poter attuare i processi di innovazione citati nel primo punto
  • l’adeguamento formativo necessario per qualificare e riqualificare il lavoratore in relazione ai fabbisogni individuati con eventuale conseguimento di una qualificazione di almeno livello EQF 3 o4
  • la previsione dei progetti di formazione
  • il numero dei lavoratori inseriti
  • il numero delle ore destinate alla formazione di ogni dipendente

Fondo Nuove Competenze Anpal: il corretto piano di upskilling e reskilling

Altro elemento centrale per consentire alle aziende di accedere senza problemi al Fondo Nuove Competenze è la presentazione di un piano formativo completo e corretto in ogni sua parte.

Vediamo come si fa:

  • occorre innanzitutto fotografare le competenze iniziali per ogni lavoratore da inserire nel percorso
  • la personalizzazione dei percorsi deve essere coerente con gli standard professionali e di qualificazione definiti nell’ambito del Repertorio nazionale di cui all’articolo 8 del Dlgs 13/2013
  • si devono indicare le modalità di svolgimento delle attività di formazione
  • e indicare la durata del periodo di potenziamento e sviluppo delle competenze
  • bisogna individuare il soggetto che, formalmente, erogherà la formazione
  • e, in ultimo, c’è da garantire la messa in trasparenza e attestazione delle competenze acquisite con i percorsi, in conformità con le disposizioni della Regione o Provincia Autonoma secondo le specifiche del Dlgs 13/2013. 

Fondo Nuove Competenze Anpal: cos’altro serve?

Il piano formativo e l’accordo collettivo non sono gli unici documenti che devono essere pronti per la presentazione della domanda. Serve anche l’elenco dei lavoratori coinvolti nel processo di formazione con l’indicazione per ognuno di questi del livello contrattuale e del numero di ore di riduzione dell’orario di lavoro da destinare ai percorsi di sviluppo delle competenze.

Attraverso l’avvio del percorso di formazione, i dipendenti possono potenziare le proprie competenze sia per la mansione svolta nelle aziende di appartenenza che essere più spendibili in caso di ricollocazione. 

Le fasi dell’istruttoria Anpal per l’assegnazione dei fondi

Una volta completati i due macro documenti, le aziende o i consulenti del lavoro inviano le richieste tramite il portale MyAnpal e inizia l’istruttoria da parte dell’agenzia. 

Il criterio principale per l’assegnazione delle risorse che, lo ribadiamo, coprono i costi contributivi e retributivi per tutte le ore di formazione per ogni lavoratore, è quello cronologico.

L’istruttoria, poi, prevede delle fasi specifiche da parte dell’Anpal che deve verificare

  • siano allegati tutti i documenti necessari, completi in ogni loro parte
  • sia rispettato il numero massimo di ore di formazione per ogni dipendente
  • che i datori di lavoro siano in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali (verifica DURC). In fase di verifica istruttoria si terrà conto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19

I tempi di risposta sono molto rapidi: entro 10 giorni al massimo dalla presentazione della documentazione, passati i quali scatta il silenzio assenso. 

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