Nuovi chiarimenti sul Fondo Nuove Competenze Anpal. Sono due le questioni affrontate nell’aggiornamento delle Faq dell’agenzia:

  • la possibilità delle aziende di presentare istanze multiple
  • il rapporto tra fondo nuove competenze e ammortizzatori sociali all’interno dell’azienda

Fondo Nuove Competenze: per l’Anpal via libera alle richieste multiple

E’ questo un primo passaggio importante dettato dall’Anpal: le aziende possono presentare più di una richiesta di accesso al fondo nuove competenze. E quindi più piani formativi.

Ma come è possibile? Basta osservare alcune semplici regole. 

L’Anpal chiarisce subito che c’è la possibilità di presentare richieste multiple innanzitutto in caso di gruppi di lavoratori diversi da quelli coinvolti in precedenti percorsi di formazione. 

In questo caso, il nuovo gruppo di dipendenti coinvolto dovrà percorre l’intero iter già affrontato dall’azienda in precedenza. Ossia:

  • accordo sindacale sulla rimodulazione dell’orario di lavoro nei giorni previsti di formazione
  • piano formativo mirato e specifico in base al grado di partenza delle skills possedute e all’obiettivo di arrivo

Fondo Nuove Competenze: si alla richiesta per gli stessi lavoratori

La principale novità che arriva dall’Anpal riguarda la possibilità di presentare istanze multiple anche per gli stessi lavoratori. Come è possbile? 

Basta che i lavoratori coinvolti precedentemente non abbiano terminato il tetto massimo delle 250 ore di formazione. 

L’Anpal precisa che 

i percorsi di sviluppo delle competenze in cui sono coinvolti i lavoratori già inseriti in una precedente istanza devono avere obiettivi diversi, rispetto alla precedente istanza, da attestare o certificare secondo le previsioni dell’Avviso FNC e della nota integrativa all’Avviso

Dunque, per sintetizzare, per poter accedere al Fondo Nuove Competenze per lo stesso gruppo di lavoratori occorre:

  • non abbia terminato il monte ore di formazione
  • il nuovo percorso di formazione abbia obiettivi diversi dal precedente

Cassa integrazione e fondo nuove competenze: come fare

L’altra specifica inserita nelle nuove Faq sul Fondo Nuove CompetenzeAnpal riguarda il rapporto con gli ammortizzatori sociali attivi in azienda. 

Per tutta la durata del percorso formativo coperto dal Fondo Nuove Competenze, i lavoratori coinvolti non possono essere interessati anche da ammortizzatori sociali. E, nello specifico, non possono essere contemporanei trattamenti di sostegno al reddito che hanno come elemento di base la riduzione delle ore di lavoro dei dipendenti.

  •  Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO)
  • Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS)
  • Cassa Integrazione Guadagni in deroga
  • contratti di solidarietà, FIS

Ma, anche in questo caso, c’è una precisazione da parte dell’Anpal 

fino  al momento di presentazione dell’istanza da parte dell’impresa e fino al momento di avvio del percorso formativo relativo al singolo lavoratore questo stesso potrà essere destinatario di trattamenti di sostegno al reddito 

Fondo Nuove Competenze: strumento contro la disoccupazione

Lo ha detto senza problemi il direttore generale dell’Anpal, Paola Nicastro, commentando anche i risultati in termini assoluti della misura in cinque mesi di operatività: il Fondo nuove competenze Anpal è uno strumento efficace contro la disoccupazione

Attraverso la formazione di nuove competenze potenziate o aggiornate, infatti, i lavoratori coinvolti non solo possono accompagnare i processi innovativi delle aziende dove lavorano. Ma, in caso di imprese in difficoltà reale, i percorsi di formazione possono essere uno strumento utile anche per la ricollocazione.

I numeri del fondo nuove competenze Anpal 

Le aziende che hanno presentato la richiesta di accesso al Fondo Nuove Competenze sono 2.751 e i lavoratori coinvolti in percorsi di formazione sono oltre 243mila. Un risultato atteso dai vertici Anpal. Il direttore Nicastro ha così commentato:

Sono grata a tutta la struttura dell’Agenzia che, nonostante le ben note difficoltà, mi ha supportato nell’implementazione di un intervento che abbiamo disegnato solo pochi mesi fa, e che dimostra come, se ben costruite, le politiche attive a regia nazionale funzionano. La rapidità nell’attuazione è fondamentale anche per prevenire la disoccupazione