Le politiche attive del lavoro, nel nostro Paese, sono spesso argomento di dibattito tra chi pensa che non si traducano in opportunità di lavoro vere e proprie, e chi invece ne è convinto sostenitore. In questa cornice si inserisce il nuovo programma GOL, la Garanzia di Occupabilità dei lavoratori, che porta con sé un tesoretto di 4,4 miliardi di euro. Ma come sta andando la fase di avvio del programma? Ecco i numeri.

Programma GOL: un primo bilancio

Gli obiettivi del programma GOL, così come individuati dal decreto che lo identifica, sono stati, sin dall’inizio, molto ambiziosi, in termini di:

  • persone da raggiungere con gli strumenti per la formazione e le politiche attive del lavoro
  • competenze da aggiornare e potenziare
  • tempi rapidi di avvio delle singole fasi

Dopo la fase 0, se vogliamo, e cioè quella in cui le singole Regioni dovevano presentare il proprio piano attuativo della misura, il secondo step, è già partito con qualche mese di ritardo.

Sono, infatti, ancora pochi:

  • sia i beneficiari profilati dai centri per l’impiego
  • che i programmi veri e propri avviati per loro

Per le politiche attive del lavoro serve uno sprint

La situazione, infatti, è la seguente: i presi in carico, stando ai dati di un primo monitoraggio, sono 100mila, e cioè il 30% dell’obiettivo complessivo chiesto dall’Europa.

Ma 100mila persone sono anche il 17% dell’altro obiettivo, quello tutto italiano individuato dal Governo nel decreto attuativo della misura, che aveva fissato per la fine del 2022, il raggiungimento di 600mila persone.

Ecco perché serve uno sprint da più punti di vista:

  • per il completamento delle procedure di iscrizioni delle agenzie formative private
  • per la profilazione dei possibili beneficiari delle singole misure previste
  • per l’avvio dei bandi ufficiali per la partenza dei percorsi

Il Paese, come sempre, viaggia a due velocità: ci sono Regioni, come ad esempio la Lombardia, che procedono spediti, come la Lombardia, con 30mila persone individuate, e Friuli Venezia Giulia, Toscana e Piemonte. Bene anche il Sud, con Pugliaprograma e Sardegna in pole position.

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