Gli incentivi all’assunzione sono davvero utili? È una delle domande che tutte le aziende si pongono quando decidono di investire in nuova occupazione. L’Inps, nella sua ultima nota, riporta i risultati effettivi delle misure di decontribuzione.
Alcuni incentivi sono concentrati in precise regioni del Paese, mentre altri sono più diffusi altrove.
Incentivi all’assunzione, il bilancio
Iniziamo dal bilancio generale, e quindi dagli effetti degli incentivi sui contratti di assunzione.
Nel 2020, ad esempio, attraverso l’uso di incentivi:
- le assunzioni sono aumentate del 20%
- e le variazioni di contratto del 62%
Complessivamente, il 16% del totale delle assunzioni effettuate nel primo semestre 2021 è avvenuto tramite incentivi. Ma vediamo quali hanno funzionato meglio, e dove.
Gli incentivi più usati
Nel primo semestre 2021 sono 3 gli incentivi più usati:
- “Decontribuzione Sud”: +221,5% rispetto al 2020 e +112,6% rispetto al 2019.
- l’apprendistato (+25%)
- e “Incentivo Donne” (+18%)
Dal punto di vista territoriale, Apprendistato ed Esonero Giovani sono maggiormente presenti
al Nord, mentre Decontribuzione Sud è stato utilizzato per il 67% in sole tre regioni:
- Campania
- Puglia
- e Sicilia
I settori che hanno assunto in maniera agevolata
La nota Inps analizza anche i settori dove ci sono state più assunzioni agevolate.
I settori economici con il maggior numero di rapporti incentivati sono:
- il commercio all’ingrosso e al dettaglio,
- la riparazione di autoveicoli e motocicli
- il trasporto e magazzinaggio
- i servizi di alloggio e ristorazione.