Uno scacchiere ancora in via di definizione quello dei bonus assunzioni 2024. Tra incentivi confermati, altri che potrebbero finire nel 2023 e nuovi super bonus da introdurre con il nuovo anno, tutte le aziende che intendono assumere nuovo personale devono avere un quadro quanto più chiaro possibile. Vediamo quali sono gli incentivi che rischiano di finire entro le fine del mese.
Gli incentivi a rischio nel 2023
Stando alle prime indicazioni normative del DDL Bilancio 2024, infatti, alcuni incentivi all’assunzione attivi nel 2023 non saranno validati anche per il 2024. E si tratta di incentivi che, in certi casi, sono stati molto usati. Qualche esempio di incentivi per i quali, al momento, non sono previste proroghe?
- Bonus assunzioni under 36
- Bonus donne
- Incentivi alle assunzioni per i Neet
- e, ovviamente, gli incentivi previsti per i percettori di reddito di cittadinanza.
Anche se, quest’ultimo, sarà traghettato verso il nuovo incentivo per l’assunzione dei beneficiari del Supporto formazione lavoro.
TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? CLICCA PER MAGGIORI INFOBonus assunzioni 2024: le conferme e le novità
Altro capitolo sul bonus assunzioni 2024 è, ovviamente, quello delle conferme. Al momento, l’unica proroga confermata per gli incentivi già in corso di validità è quella della Decontribuzione Sud, che sarà valido almeno fino a giugno 2024.
Ma il 2024 si presenta come un anno importante per le aziende: è in arrivo, infatti, un vero e proprio superbonus destinato alle aziende che assumeranno a tempo indeterminato. Il bonus in questione è una superdeduzione, tra il 120 e il 130%, per le imprese che assumono nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato nel 2024 e che va appunto a sostituire i bonus in scadenza a dicembre.
La soglia del 130% si attiverà per le assunzioni di persone che appartengono alla cosiddette categorie svantaggiate, e cioè:
- persone con disabilità;
- giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile (under 30);
- donne di qualsiasi età con almeno due figli minori;
- ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione;
- minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare.