Formazione e lavoro nel 2022: molte le novità che riguarderanno le aziende e i lavoratori nei prossimi mesi. Tutti guidati dalla novità introdotta dal PNRR: il Piano Nazionale Nuove Competenze. Questo il tema trattato dai relatori del webinar specifico organizzato da Time Vision lo scorso 3 febbraio.

Formazione e lavoro: gli obiettivi del programma GOL in Campania

Del programma GOL ha parlato Antonio Marchiello, assessore al Lavoro e alle Attività Produttive della Regione Campania.

Per il 2022, infatti, proprio la Campania beneficerà di 120 milioni di euro come prima tranche di finanziamenti per il programma.

Sono fondi da spendere in maniera attenta e oculata. Dobbiamo dare risposte concrete entro febbraio sul programma, che dovrà essere validato dal Ministero. Del piano farà parte sia il pubblico che il privato, ecco perché ci incontreremo quanto prima con le associazioni che rappresentano le agenzie per il lavoro. Voglio creare delle linee guida congiunte per venire incontro alle esigenze di chi cerca lavoro e di chi lo offre.

Antonio Marchiello, assessore al Lavoro e Attività Produttive

Lo skillgap da ridurre: l’intervento di Anpal Servizi

Il connubio tra formazione e lavoro passa, necessariamente, per un obiettivo comune: la riduzione dello skillgap. A parlarne, il responsabile Campania e Calabria di Anpal Servizi, Michele Raccuglia.

Entro il 2025 per la riduzione dello skillgap sarà accompagnato dall’arrivo di ingenti risorse, con il duplice obiettivo di:

  • avviare la riconversione lavorativa delle persone
  • e accompagnare l’inserimento in un nuovi contesti

Occorre far incontrare i bisogni delle persone alla ricerca di un lavoro o che lavorano già, e i fabbisogni delle aziende. L’unico elemento di sintesi è, appunto, la formazione.

Michele Rccuglia, responsabile Anpal Servizi per Campania e Calabria

Il primo traguardo da raggiungere è la fine del 2022. Entro dicembre, infatti, le previsioni parlano di:

  • 300mila lavoratori coinvolti
  • e 880 milioni di euro

Rispetto al totale di 300mila lavoratori, poi, ci sono ulteriori specifiche, e cioè:

  • 160mila in formazione
  • e, di questi, 60mila specificatamente concentrati sulle competenze digitali

Il ruolo dei fondi interprofessionali nel connubio tra formazione e lavoro

Nel cammino di avvicinamento tra formazione e lavoro un ruolo fondamentale è rivolto ai fondi interprofessionali, che periodicamente pubblicano avvisi di finanziamento di percorsi di formazione aziendale. A spiegarlo, durante il webinar, Annamaria Trovò, vicepresidente nazionale Fondimpresa.

Abbiamo approvato l’Avviso 1/2022 “Formazione a sostegno dell’innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti” dedicato all’innovazione tecnologica , stanziando ben 20 milioni di euro. Abbiamo pensato ad un avviso imponente volto a portare un rafforzamento compatto delle competenze di base. Parliamo di un investimento iniziale di 40 milioni di euro e siamo certi che le nostre aziende aderenti sapranno cogliere l’opportunità di questa iniziativa.

Annamaria Trovò, vicepresidente Fondimpresa

Formazione e lavoro: l’esempio della Puglia

È arrivata, poi, direttamente dalla Puglia la testimonianza diretta dell’esperienza concreta che la Regione ha messo in campo per favorire il riavvicinamento di formazione e lavoro e migliorare, così, i risultati in termini occupazionali.

A dirlo, l’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, che ha sottolineato l’importanza di misure coerenti e connesse con i territori e le proprie esigenze.

Tutte le misure che devono essere applicate, hanno necessariamente bisogno di rispondere alle esigenze dei lavoratori, ma anche delle aziende. Sono entrambe facce della stessa medaglia, e cioè di un sistema produttivo e di un’economia messi a dura prova dall’emergenza da Covid 19

Sebastiano Leo, assessore al Lavoro Regione Puglia

I benefici fiscali per le aziende

Dei benefici fiscali per le aziende ha parlato, infine, Vito Andriani, revisore dei conti ed esperto contabile.

È importante che le piccole e medie aziende comprendano l’importanza di avviare percorsi interni di formazione per i propri dipendenti. Questo perché i contributi riconosciuti alle aziende sono totalmente esenti da tasse. Questo dettaglio consente, da un lato, di sistemare i bilanci da un punto di vista bancario. Ma, dall’altro, di migliorare nel complesso la vita lavorativa.

Vito Andriani, esperto revisore contabile

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