Il Bonus Formazione 4.0 è una notevole opportunità per tutte le aziende che vogliono investire nella formazione dei propri dipendenti.
Tramite questa agevolazione, le aziende possono infatti proporre un percorso formativo ai propri dipendenti e recuperare, sotto forma di credito di imposta, fino al 60% dell’investimento sostenuto.
Abbiamo già sottolineato qui cosa fare ai fini del riconoscimento del credito di imposta: in questo articolo, ci concentreremo soprattutto sulle attività per le quali è possibile richiedere l’agevolazione e quali sono le spese ammissibili.
Bonus 4.0: le attività agevolabili
Il Bonus 4.0 riguarda le attività formative: non tutte, ovviamente, ma nello specifico quelle che riguardano le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Le materie che rientrano tra le attività di formazione 4.0 sono:
- big data e analisi dei dati
- cloud e fog computing
- cyber security
- simulazione e sistemi cyber fisici
- prototipazione rapida
- sistemi di visualizzazione
- realtà virtuale e realtà aumentata
- robotica avanzata e collaborativa
- interfaccia uomo macchina
- manifattura additiva o stampa tridimensionale
- internet of things
- internet delle macchine
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Le attività formative devono essere destinate ai dipendenti dell’impresa beneficiaria dell’agevolazione, ovvero il personale titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato e apprendisti.
I corsi di formazione 4.0 possono interessare svariati ambiti aziendali, dalla vendita al marketing, dalle tecnologie di produzione all’informatica.
Bonus Formazione 4.0: Spese Ammissibili
Il credito di imposta si otterrà nel 2021 in base alle spese sostenute entro il 2020. Le spese ammissibili sono quelle relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività formative, nei limiti del costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di lavoro.
In tale costo, rientra la retribuzione, al lordo di ritenute e contributi previdenziali e assistenziali, comprensiva del TFR, delle mensilità aggiuntive, delle ferie e dei permessi e delle eventuali indennità di trasferta erogate al lavoratore in caso di formazione 4.0 svoltasi fuori sede.
Nelle spese ammissibili del bonus formazione 4.0, rientrano anche i costi relativi al personale dipendente che partecipa alle attività in qualità di tutor o docente. In tal caso, però, le spese ammissibili non possono andare oltre il 30% della retribuzione complessiva annua del dipendente.
Valore del credito di imposta
Le aziende potranno recuperare l’investimento sostenuto mediante il credito di imposta. Le percentuali sono le seguenti:
- il 50% delle spese sostenute per le piccole aziende
- il 40% delle spese sostenute per le medie imprese
- il 30% delle spese sostenute per le grandi imprese.
La novità 2020 della misura Credito di Imposta Formazione 4.0 è l’incremento al 60% per quelle aziende che attivano la formazione per lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 17 ottobre 2017.
Il Bonus Formazione 4.0 si configura, quindi, come una delle migliori opportunità per le aziende oggi ma anche nel futuro: non c’è modo migliore di far crescere un’impresa se non facendo crescere i propri dipendenti e questo non cambierà mai.
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