Sono 4.333 i contratti di lavoro aziendali che, in tutta Italia, hanno previsto un percorso di Formazione 4.0 e le relative agevolazioni del credito d’imposta per le imprese che li hanno sottoscritti. I dati emergono dal Report del deposito dei contratti del Ministero del Lavoro.
Credito d’imposta per la formazione: la mappa
I dati del Report del ministero del Lavoro riguardano i primi 4 mesi del 2022. In questa prima fase dell’anno, come emerge dal documento, in tutta la penisola ci sono stati 4.333 nuovi contratti di lavoro per i quali era prevista la formazione rientrante nel piano Industria 4.0.
Questo vuol dire che 4.333 nuovi assunti, in questo primo scorcio di anno, hanno potenziato le proprie competenze in chiave digitale.
Il report del Ministero del Lavoro, poi, fornisce anche una duplice classificazione per quello che riguarda la distribuzione delle aziende che hanno usufruito del credito d’imposta:
- una territoriale
- e una relativa ai settori produttivi
Per quanto riguarda il primo punto, la percentuale maggiore, pari al 39% del totale di aziende che hanno depositato contratti di lavoro con annessa Formazione 4.0 è concentrata al Nord, il 27% al Centro, il 34% al Sud.
Al Sud, poi, nello specifico, emerge il primato della Campania che presenta il numero maggiore di contratti depositati su tutto il territorio nazionale. Come dimostra la foto in basso.
Relativamente al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore servizi con il 61%, a seguire:
- Industria 38%
- e Agricoltura con l’1% contratti depositati.
Bonus formazione 4.0: come funziona, spese ammissibili, aziende a cui spetta
Continuano, almeno per tutto il 2022, le agevolazioni previste dal Ministero dello Sviluppo Economico per le aziende interessate ad avviare percorsi di potenziamento delle competenze dei propri dipendenti in chiave digitale.
Confermate, quindi, le percentuali dei crediti d’imposta già previste lo scorso anno.
Si riconosce, nello specifico, un recupero del:
- 50% delle spese per le piccole imprese (massimo annuale di 300.000€)
- 40% delle spese per le medie imprese (massimo annuale di 250.000€)
- 30% delle spese per le grandi imprese (massimo annuale di 250.000€)
Il credito può arrivare a coprire il 60% delle spese ammissibili sostenute nel caso in cui la formazione coinvolga lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.
Rientrano tra le voci agevolabili:
- le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione; escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;
- i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
- le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.
Come si ottiene il credito d’imposta formazione 4.0?
Il Bonus per la Formazione 4.0 è ancora valido per tutto il 2022. Per sapere come procedere e individuare l’esatto valore del beneficio fiscale in base alle dimensioni di aziende, alla tipologia di formazione da seguire e al numero di dipendenti – nuovi o già assunti – da coinvolgere, basta affidarsi al team di consulenti Time Vision.
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